PARIGI (Reuters) - Credit Agricole ha chiuso il terzo trimestre con un utile superiore alle attese, grazie soprattutto alla crescita dei prestiti alle imprese e del credito al consumo che hanno più che compensato i deflussi dell'asset manager Amundi e il calo dei ricavi da trading.

L'utile netto si è attestato a 1,35 miliardi di euro, in calo del 3,6% rispetto a un anno fa, ma superiore alla media di 1,17 miliardi prevista da un sondaggio di analisti Refinitiv, grazie anche a voci una tantum come la vendita dell'attività assicurativa La Medicale.

Ma Credit Agricole, come la maggior parte delle banche europee, è riuscita ad approfittare dell'aumento dei tassi di interesse per registrare un forte aumento dei prestiti alle imprese, cresciuti del 15,4%, e del credito al consumo, in aumento del 12,6%.

Tuttavia, i ricavi dei mercati dei capitali e dell'investment banking, che hanno dato impulso alle rivali che hanno beneficiato della volatilità dei mercati, sono scesi del 5,7% nel trimestre.

"A livello globale abbiamo un profilo di rischio più basso rispetto ai competitor, il che significa che potremmo trarre meno vantaggio dalla volatilità", ha detto il vice direttore generale di Credit Agricole Xavier Musca.

In una nota separata, Sas La Boetie, la holding principale azionista di Credit Agricole SA, ha annunciato che acquisterà fino a un miliardo di euro di azioni della banca entro la fine del primo semestre del 2023, in una mossa che probabilmente sosterrà il prezzo delle azioni. La holding ha detto che non aumenterà la sua partecipazione in Credit Agricole oltre il 65%.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)