La più grande azienda di servizi pubblici portoghese EDP ha alzato la sua guidance di profitto per l'intero anno venerdì, prevedendo di mantenere una forte performance nel quarto trimestre, con una continua ripresa della produzione idroelettrica e ulteriori guadagni dalla rotazione degli asset.

L'azienda prevede ora che il suo utile ricorrente chiuderà l'anno tra 1,2 miliardi di euro (1,29 miliardi di dollari) e 1,3 miliardi di euro, rispetto agli 1,1 miliardi di euro stimati in precedenza.

Giovedì EDP ha registrato un aumento dell'83% dell'utile netto dei nove mesi a 946 milioni di euro, con un raddoppio dell'utile ricorrente a circa 1,03 miliardi di euro, grazie all'aumento della produzione idroelettrica in Iberia e all'aumento dei guadagni dell'unità brasiliana dopo l'acquisizione del 100% del suo capitale.

Le azioni EDP sono salite del 3,25% venerdì, grazie ai risultati e al miglioramento delle prospettive.

I guadagni derivanti dall'attività di rotazione degli asset rinnovabili - in cui EDP vende le aziende agricole rinnovabili più vecchie, cristallizza il valore e investe in quelle nuove con un maggiore valore aggiunto - sono cresciuti del 38% a 393 milioni di euro e hanno aiutato anche la linea di fondo.

Il CEO Miguel Stilwell ha dichiarato che EDP ha registrato "risultati solidi e ha prospettive positive per il quarto trimestre, grazie alla ripresa in Iberia e all'esecuzione della rotazione degli asset migliore del previsto", che dovrebbe continuare a più che compensare l'impatto dell'aumento dei tassi di interesse e dell'inflazione.

"Siamo molto fiduciosi per la parte restante del 2023... anche grazie al miglioramento delle prospettive del mercato energetico", ha dichiarato in una conference call.

Ha detto che, dopo la grave siccità dell'anno scorso, le sue dighe in Portogallo erano ora piene al 70%, 16 punti percentuali al di sopra della media e ai massimi da 10 anni per questo periodo dell'anno.

EDP prevede inoltre di raggiungere un EBITDA ricorrente di circa 5 miliardi di euro quest'anno, dopo un aumento del 26% a 3,83 miliardi di euro e un calo del debito netto a 15 miliardi di euro a dicembre, da 16,9 miliardi di euro a settembre.

(1 dollaro = 0,9331 euro) (Servizio di Sergio Goncalves; redazione di Andrei Khalip e David Gregorio)