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MILANO (Reuters) - Enel ha raggiunto un'intesa con i sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil che ridefinisce le relazioni industriali con lo stop all'esternalizzazione di attività core e l'ingresso di 2.000 lavoratori nella divisione e-distribuzione in tre anni.

Di queste almeno 1.600 saranno assunzioni aggiuntive che verranno effettuate in anticipo rispetto alla scadenza del piano industriale (1.100 entro giugno 2025 e 500 entro giugno 2026).

I sindacati hanno, pertanto, sospeso le iniziative di mobilitazione e lo sciopero generale del 30 aprile e 2 maggio e gli scioperi degli impianti di produzione.

"L'intesa raggiunta tra azienda e sindacati conferma l'attuale organizzazione delle attività e avvia un approfondimento tecnico su nuovi modelli operativi per individuare le migliori soluzioni in ottica di flessibilità, efficienza e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il confronto tra le parti ha portato a soluzioni condivise che contribuiranno alla crescita economica del territorio e allo sviluppo del sistema Paese, favorendo l'elettrificazione dei consumi", sottolinea Enel nella nota inviata nella tarda serata di ieri.

In un comunicato i tre sindacati evidenziano che "azienda e sindacato condivideranno azioni comuni per la proroga delle concessioni di distribuzione, idroelettriche e geotermiche, la valorizzazione degli investimenti e la garanzia occupazionale. Le manovre di esercizio in e-distribuzione non verranno terziarizzate e verranno potenziati i centri operativi e le unità lavori sotto tensione MT".

Inoltre, sottolinea la nota, "E-distribuzione sospende l'applicazione del semiturno. Verrà costituita una commissione paritetica per condividere le migliori soluzioni che saranno sperimentate non prima di ottobre 2024".

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)