Enel : maxi-finanziamento per coperture sui derivati (Mess)
18 ottobre 2022 alle 10:10
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ROMA (MF-DJ)--Enel apre il paracadute sul rischio derivati, i futures stipulati a fronte del caro-energia.
Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che da alcuni giorni il cfo del gruppo energetico Alberto De Paoli ha avviato colloqui con le grandi banche italiane per organizzare un'operazione finanziaria di dimensioni considerevoli: 16 miliardi a titolo di coperture di questi contratti derivati. La linea dovrebbe beneficiare della garanzia Sace nella misura del 70%. La struttura finanziaria è in fase di definizione.
Ieri, da remoto, avrebbe compiuto un importante salto con al tavolo Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, Cdp. Quasi certamente assumerà la forma di una revolving credit facility (rcf) che consente a Enel di caricarsi il debito solo nel momento del tiraggio. Il future è un contratto a termine standard con il quale le parti si impegnano a scambiare una certa attività (finanziaria o reale) a un prezzo prefissato e con liquidazione differita a una data futura.
Tra le cinque istituzioni, il rischio verrà ripartito così: cinque miliardi a testa Intesa Sanpaolo e Unicredit, due ciascuno Bpm, Bper e Cassa. Anche la durata dell'operazione non è ancora decisa perché potrà variare fra 18 mesi meno un giorno e 18 mesi più due giorni, una differenza (2x1000) legata alla tassazione sul breve o mediotermine.
Dalle carte che girano tra gli istituti a supporto dell'istruttoria ai fini della delibera, emerge che la rcf è funzionale alla copertura delle necessità di liquidità che deriva dall'aumento dei prezzi dell'energia. In pratica, la liquidità andrà a marginare il market to marker delle coperture dei prezzi di energia. Nei contratti futures si paga una percentuale dell'ordine del 15% che serve come garanzia sulle oscillazioni di prezzo del contratto. Quando i margini vengono azzerati dalle perdite sul future, le clearing house chiedono di reintegrare la differenza, altrimenti si procede alla vendita del derivato e il debitore finisce all'angolo per mancato pagamento con tutte le conseguenze del caso. La linea in cantiere di 16 miliardi serve per fronteggiare l'oscillazione del valore del contratto di copertura, presumibilmente relativo agli acquisti di gas.
Enel S.p.A. è il primo produttore e distributore italiano di elettricità. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- vendita di elettricità e gas naturale: 227,8 TWh di elettricità prodotta, 321,1 TWh di elettricità e 10,2 miliardi di m3 di gas naturale venduti nel 2022. Inoltre, il gruppo sviluppa attività di ingegneria e costruzione di impianti e unità di generazione elettrica;
- trasporto e distribuzione di elettricità: 507,7 TWh di elettricità trasportati nel 2022. A fine 2022 Enel S.p.A. dispone di una rete di distribuzione elettrica pari a 2,024,038 km.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (71,9%), Europa (22,7%), America (5,3%) e altri paesi (0,1%).