MILANO (MF-DJ)--Il mercato continua a vedere opportunità anche nelle situazioni più negative. Quanto può essere sostenibile il quadro rialzista delle borse e cosa devono guardare gli investitori in questa fase? Risponde Paolo Basilico, fondatore del gruppo Kairos e ora presidente e amministratore unico della holding di Samhita Investments.

Domanda. I trader sembrano ignorare i fattori di rischio. Come legge questa fase?

Risposta. Il driver del mercato è la strategia e l'atteggiamento delle banche centrali che continuano a comprare e inondare il sistema di liquidità, in maniera particolare dal marzo del 2020. Le borse sono passate indenni a ogni tipo di notizia negativa anche incoraggiando l'azzardo morale degli investitori, mi faccia dire.

D. L'indicatore prezzo/utili dell'indice S&P500 è oltre quota 22 a fronte di una media di 17. Una valutazione eccessiva?

R. In alcuni casi come l'hi-tech si tratta di multipli molto alti. Ma ci sono molti segnali nel comportamento dei risparmiatori, compreso il rialzo delle cripto currency, che danno l'idea di una speculazione che ha perso il senso della disciplina. Questa è il vero allarme bolla.

D. Che cosa può cambiare il trend nei prossimi mesi?

R. I tassi di interesse reali sui bond sono ai minimi. Solo una svolta nel livello dei tassi e un aumento consistente del tasso di inflazione potrebbe dare il segnale di una svolta, anche se al momento non c'è un consenso degli analisti su questo punto.

D. Nella seconda parte dell'anno le banche centrali potrebbero procedere verso una stretta monetaria ora che il T-bond a 10 anni è sopra l'1%?

R. Non ci sono segnali evidenti in questo senso. La Fed ritiene accettabile un aumento contenuto dei prezzi al consumo. Sarà importante tenere d'occhio piuttosto la fragilità dell'euforia relativa in atto. Il quadro generale assomiglia a quello di fine anni 90 quando il bull market andò avanti per un anno e mezzo-due anni.

D. Il peso della tecnologia è molto più alto oggi rispetto a quel periodo. Che cosa tenere ancora in portafoglio?

R. Credo che questo sarà un anno di rotazione per gli investimenti da mantenere. I settori distrutti dalle valutazioni, come i finanziari e gli energetici, avranno un peso maggiore e ci sarà spazio anche per altri asset come l'oro.

D. Sarà anche l'anno della rivincita dei mercati asiatici ed europei?

R. C'è un mercato principale, che è Wall Street, e uno che gli fa concorrenza, quello cinese con un'enorme liquidità in cerca di allocazione. È probabile che ci sarà un'attenzione maggiore verso gli altri mercati secondari quest'anno per motivi tattici.

D. Potrebbe essere l'anno della riscossa per la piazza milanese?

R. È probabile. Ci piacciono molto in questo listino alcune aziende come Enel tra gli energetici. Ci sono società interessanti a Piazza Affari anche se poi sono molto sensibili a movimenti speculativi più che altrove.

D. Tra le banche italiane continua il processo di fusione. Che opportunità vede per gli investitori?

R. Se ci sarà un rialzo dei tassi forse sì- Ma non parteciperei al gioco del risiko bancario, vista l'incertezza della valutazione di queste operazioni.

D. L'incertezza della politica italiana deve preoccupare gli investitori?

R. Il piano di investimenti e di vaccinazione deve essere una grande occasione per ripartire. E l'Italia non può essere l'ultima a farlo in Europa. La crisi politica non è fattore di rischio in sé perché siamo ancora in un contesto protetto. Ma dobbiamo dimostrare di essere capaci di gestire i fondi che arriveranno.

D. Cresce il risparmio ma non l'educazione finanziaria in Italia.

R. Il 70% della ricchezza è investita in immobili, un'impostazione che è dura da scardinare dopo decenni di abitudini.

fch

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January 18, 2021 03:01 ET (08:01 GMT)