LISBONA (Reuters) - La portoghese Galp Energia, partner di un consorzio per il gas in Mozambico guidato da Exxon Mobil a cui partecipa anche Eni, non investirà in impianti onshore nel Paese fino a quando le autorità non garantiranno sicurezza e stabilità sociale, operazione che potrebbe richiedere tempo.

Lo ha detto a Reuters il Ceo Andy Brown.

Si tratta della seconda battuta d'arresto per le speranze del Mozambico di sviluppare un importante hub di gas naturale liquefatto (Gnl) nei prossimi anni dopo che TotalEnergies ha sospeso un progetto separato per il Gnl nel Paese.

Gli attacchi delle milizie nella regione settentrionale di Cabo Delgado, nei pressi della piattaforma del progetto Rovuma per il Gnl da 30 miliardi di dollari, ha costretto centinaia di migliaia di persone a lasciare la zona.

Il governo del Mozambico ha detto di aspettarsi che il consorzio prenda quest'anno una decisione definitiva in merito all'investimento, già rinviata nel 2020 a causa della pandemia di coronavirus.

Ma il Ceo di Galp, che detiene una quota del 10% nel consorzio, ha detto a Reuters che l'azienda non ha incluso l'investimento nello stabilimento di Rovuma nei piani di investimenti netti per i prossimi cinque anni.

"Significa che al momento è molto difficile per noi prevedere quando sarà il momento di investire", ha detto Brown.

"Lo scorso anno stavamo davvero pianificando di costruire Rovuma entro il 2025 e non voglio fare promesse su Rovuma e deludere nuovamente il mercato", ha proseguito.

Exxon non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento ed Eni, altro principale partner, non ha commentato.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)