ROMA (MF-DJ)--Nel 2020 il consumo netto di gas naturale è diminuito di 3 miliardi di metri cubi, attestandosi a 68,5 miliardi di metri cubi (-4,2% rispetto al 2019). I consumi del settore industriale sono calati del 2,2% e quelli della generazione termoelettrica del 3,1%.

Lo rende noto l'Arera nella sua Relazione annuale, spiegando che "Commercio e servizi" è il settore che più ha sofferto delle varie misure di contenimento che sono state adottate per rallentare la diffusione del virus (-12,1% rispetto al 2019). Per gli stessi motivi, anche i consumi di gas legati ai trasporti hanno evidenziato un pesante cedimento,

pari a -15,7%, mentre la perdita nei consumi del settore domestico è quantificabile in un -2,8%, in ragione di un favorevole andamento climatico.

Nel 2020 la produzione nazionale è crollata del -16,1% come mai nell'ultimo decennio. Sono stati complessivamente estratti 4,4 miliardi di metri cubi di gas naturale: 2,4 miliardi dal mare e 1,99 dai campi situati in terraferma. La discesa si è realizzata principalmente nei giacimenti a mare che hanno perso il 17,5% della produzione dell'anno precedente, mentre le coltivazioni in terraferma hanno estratto il 3% in meno.

Eni rimane al primo posto delle imprese importatrici, con una quota di mercato del 47,6% (47,1% nel 2019). La significativa riduzione delle importazioni di Eni (-8,8%) è di poco inferiore a quella evidenziata dal totale delle importazioni nazionali. Insieme i primi tre importatori hanno approvvigionato 47,4 dei 62,4 miliardi di metri cubi importati, cioè il 76,1% del gas entrato nel mercato italiano (era 78,1% nel 2019).

liv

(END) Dow Jones Newswires

July 09, 2021 06:32 ET (10:32 GMT)