(Alliance News) - Piazza Affari venerdì tenta di estendere i guadagni delle vigilia, posizionando l'asticella dei punti sopra i 26.000 punti, con i timori su un'imminente crisi finanziaria che appaiono attenuarsi dopo che anche la First Republic Bank è stata salvata da un gruppo di importanti istituti di credito statunitensi.

Questa mossa ha fatto seguito a quella della banca centrale svizzera sulla disponibilità a fornire liquidità al Credit Suisse per una somma che può arrivare a CHF50 miliardi.

La BCE invece ha optato, come previsto, per un aumento di 50 punti base dei suoi tassi di riferimento, riaffermando che manterrà la rotta ferma nella lotta contro l'inflazione.

Negli States, le banche si sono rivolte in larghissima quantità alla "finestra" messa a disposizione dalla Federal Reserve e al sistema della Federal Home Loan Bank nell'ultima settimana, prendendo a prestito il maggior volume dal 2008, quando il panico si è diffuso tra i correntisti americani.

Le banche hanno preso in prestito USD152,85 miliardi mercoledì, rispetto a EUR4,58 miliardi della settimana prima, secondo i nuovi dati rilasciati giovedì. La media giornaliera dei prestiti della scorsa settimana è stata di EUR85 miliardi, rispetto a EUR4,4 miliardi della settimana precedente, il massimo dalla crisi finanziaria del 2008. Il tasso del suddetto prestito - il discount rate - è per consuetudine 1% al di sopra del target stabilito sui Federal funds.

Così, per il FTSE Mib, il rialzo è dello 0,5% a 26.047 punti.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è poco sopra la parità a 42.369,27, lo Small-Cap guadagna l'1,2% a 29.890,37, mentre l'Italia Growth è in verde dello 0,4% a 9.255,63.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rialzo dello 0,5%, il CAC 40 di Parigi è su dello 0,1%, mentre il DAX 40 di Francoforte è in verde dello 0,4%.

Sul listino principale di Piazza Affari, si conferma - seguendo il trend della campanella iniziale - Saipem, che sta mettendo in cascina il 2,7% in scia la verde della vigilia del 4,0%.

A conferma della buona seduta del comparto petrolifero, in trend rialzista anche la controllante Eni, che sale del 2,7%, e Tenaris, che avanza con il 2,6%.

Il consiglio di amministrazione di Eni, inoltre, ha deliberato giovedì di distribuire agli azionisti la quarta delle quattro tranche dell'erogazione in luogo del dividendo del 2022, a valere sulle riserve disponibili, di EUR0,22 - su una erogazione complessiva annuale, in luogo del dividendo, pari a EUR0,88 - per ciascuna azione in circolazione. La data di stacco cedola è il 22 maggio, la messa in pagamento il 24.

Migliore fra i bancari è Banco BPM, che avanza dell'1,4% a EUR3,59 dopo il verde della vigilia con l'1,4%.

Nota negativa per Campari, che segna un meno 0,7% dopo tre sedute sul lato dei rialzisti.

Il listino lo chiude invece Leonardo, che cede lo 0,2%. Da segnalare che il titolo dall'inizio del 2023 mostra un rialzo di oltre il 33%.

Sul segmento cadetto, Webuild si conferma in testa, avanzando del 9,5%. Il consiglio di amministrazione ha approvato giovedì il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 riportando un utile netto adjusted di EUR118,0 milioni in miglioramento dalla perdita di EUR56 milioni del 2021. Il cda ha inoltre deciso di proporre un dividendo unitario di EUR0,057.

Salcef sale invece del 2,0%, con prezzo a EUR18,20 e confermando la buona seduta di ieri sera, chiusa con un più 2,5%.

Cembre sta invece salendo del 2,4%, invertendo la rotta dopo due sedute ribassiste e rimanendo quasi invariato se considerato su base settimanale.

MARR sta invece cedendo il 2,2% portando il prezzo a EUR11,60, anche se sul frame settimanale mostra ancora un attivo di circa il 4%.

Sullo Small-Cap, Monrif fa un passo indietro del 4,1% dopo l'attivo della vigilia con il 2,7% posizionandosi nella coda del segmento.

Pierrel cede invece il 3,1%, in riprezzamento dopo il 7,4% di attivo della vigilia.

Landi Renzo - in testa al listino sin dal gong iniziale - sale invece con il 5,7% a EUR0,5960, facendo eco al verde di giovedì chiuso con un più 4,3%.

d'Amico sta invece raccogliendo il 5,0%, con prezzo a EUR0,4740. Da segnalare che la company su base annuale mostra un incremento che ha superato il 400%.

Sull'Italia Growth, Finanza.tech avanza del 6,7%, rialzando la testa dopo cinque sedute da ribassista.

Cyberoo sale invece del 4,2%. In settimana la company ha informato di aver rilevato il restante 49% di Cyber Division Srl, della quale, nel 201, aveva acquisito il 51%.

In coda GEL cede il 4,6% a EUR1,45 in direzione per la sesta seduta da concludere sul lato dei ribassisti in attesa dei conti che usciranno in giornata.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in rialzo dell'1,2%, il Nasdaq ha guadagnato il 2,5% mentre l'S&P 500 ha chiuso in verde dell'1,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0633 contro USD1,0620 di ieri in chiusura. Il NEER - nell'ultima rilevazione fornita dalla BCE del 16 marzo - ha indicato un valore di 119,85 - in lieve rialzo sulla giornata precedente. Per avere una prospettiva, il minimo storico è stato 72 nel 1993, mentre il massimo è stato nel 2008 a 124. La media è invece di 105.

Il tasso di cambio effettivo nominale dell'euro è una media ponderata dei tassi bilaterali nominali tra l'euro e un paniere di valute estere. È un indicatore dei valori esterni dell'euro rispetto alle valute di partner commerciali selezionati dell'area dell'euro.

La sterlina vale invece USD1,2135 da USD1,2113 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD75,74 al barile contro USD74,34 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.930,63 l'oncia da USD1.924,25 l'oncia di giovedì in chiusura.

Il calendario macroeconomico di venerdì, alle 1415 CET, sono attesi i dati sulla produzione industriale e manifatturiera degli USA.

Alle 1500 CET è la volta del sentiment delle aspettative del Michigan e l'indice predittivo USA.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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