(Alliance News) - Giovedì, le principali borse europee hanno chiuso contrastate con il Mib forte dei buoni risultati di Pirelli e Stellantis mentre oltreoceano, New York si muove in territorio negativo dopo l'uscita del PIL statunitense che ha indicato una crescita del 2,7% su base annua nel quarto trimestre del 2022, leggermente al di sotto del 2,9% della stima anticipata.

Un dato che, per Oren Klachkin di Oxford Economics, conferma che "la recessione inizierà nel prossimo trimestre, causata dagli aumenti dei tassi della Fed e dal passato inasprimento delle condizioni finanziarie, e che sarà lieve rispetto alle precedenti recessioni".

Sul possibile percorso delle Federal Reserve, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 22 marzo ha una probabilità prezzata al 73% di aumento nell'intervallo 475/500 bps. È invece al 27% la probabilità di un aumento nell'area 500/525 bps. Il target attuale è compreso fra 450 e 475 punti base.

Così, il FTSE Mib chiude in rialzo dello 0,7% a 27.277,62. Tra i listini minori italiani, il Mid-Cap è su dell'1,0% a 44.509,40, lo Small-Cap raccoglie l'1,2% a 30.049,42 e l'Italia Growth è in verde dello 0,2% a 9.542,33.

In Europa, il FTSE 100 di Londra cede lo 0,3%, il CAC 40 di Parigi raccoglie lo 0,3% e il DAX 40 di Francoforte è su dello 0,5%.

Da segnalare, inoltre, che l'Eurostat ha pubblicato il tasso di inflazione annuo dell'area dell'euro di gennaio, risultato pari all'8,6%, in calo rispetto al 9,2%. Un anno prima, il il tasso era del 5,1%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Saipem si porta in vetta con un più 3,9%, seguita da Stellantis che incassa la fiducia degli investitori dopo i conti e raccoglie il 3,6%. Mercoledì ha fatto sapere che sia i ricavi che l'utile netto della società hanno registrato aumenti a due cifre nel corso dell'esercizio 2022. I ricavi sono aumentati a EUR179,6 miliardi da EUR149,4 miliardi dell'anno precedente o da EUR152,1 miliardi pro-forma dell'anno precedente. L'utile netto è salito del 26% a EUR16,78 miliardi nel 2022 da EUR13,22 miliardi dell'anno prima o da EUR13,35 miliardi pro-forma.

Bene anche Pirelli, che segue con un rialzo del 3,1%. Mercoledì, il cda ha approvato i risultati preliminari al 31 dicembre 2022 riportando numeri in crescita e superiori agli obiettivi indicati nel novembre 2022, già rivisti al rialzo nel corso dell'anno, come precisato dalla società in una nota.

Nel 2022 i ricavi sono stati pari a EUR6,62 miliardi, oltre il target di EUR6,5 miliardi e in aumento del 24% rispetto al 2021, quando erano EUR5,33 miliardi.

L'utile netto nel 2022 è stato pari a EUR435,9 milioni, in crescita del 36% rispetto ai EUR321,6 milioni del 2021.

Eni, invece, chiude in rosso del dopo aver presentato giovedì il piano industriale al 2026, che si concentra su sicurezza energetica e accessibilità attraverso la diversificazione geografica e tecnologica; riduzione delle emissioni; fare leva sulla tecnologia per le iniziative di oggi e per le future opportunità di innovazione; e creazione di valore per gli azionisti.

La società si aspetta un Ebit 2023 pari a EUR13 miliardi, il secondo migliore risultato in 10 anni dopo il record del 2022.

Eni, infatti, ha comunicato giovedì che l'utile netto del 2022 è più che raddoppiato su base annua, a EUR13,81 miliardi da EUR5,82 miliardi dell'anno precedente.

Nel solo quarto trimestre, però, si registra un calo dell'84%, con il risultato netto sceso a EUR550 milioni da EUR3,52 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'utile netto adjusted - che esclude gli special item e il risultato di magazzino - segna un aumento nell'intero anno, a EUR13,31 miliardi da EUR4,33 miliardi, e nel quarto trimestre, a EUR2,50 miliardi da EUR1,70 miliardi.

Giornata di conti anche per A2A, in verde dello 0,5% dopo i risultati consolidati preliminari dell'esercizio 2022 in cui ha riportato un Ebitda a EUR1,5 miliardi in aumento del 5,0% rispetto agli EUR1,43 miliardi del 2021.

La Posizione finanziaria netta risulta pari a EUR4,26 miliardi da EUR4,11 miliardi al 31 dicembre 2021.

Sul listino cadetto, a prevalenza rialzista, sul fondo ci sono Intecos e Seco, in rosso del 3,3% dell'1,6%. Male anche Acea, in ribasso dell'1,3%.

Fincantieri - su dell'1,5% - ha fatto sapere mercoledì di aver firmato un accordo di cooperazione con Abu Dhabi Ship Building, controllata di EDGE Group, leader nella progettazione, costruzione, riparazione, manutenzione, refitting e conversione di navi militari e commerciali.

De' Longhi si prende la vetta, con un rialzo del 4,7%, seguita da Maire Tecnimont e Safilo Group, su del 4,1% 3,9% rispettivamente.

Sullo Small-Cap, il consiglio di amministrazione di Esprinet - in verde del 3,0% - giovedì ha esaminato i dati di preconsuntivo al 31 dicembre 2022, chiuso con i ricavi da contratti con clienti che si attestano a EUR4,68 miliardi, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno.

Il margine commerciale lordo è pari a EUR243,8 milioni, in rialzo del 5% rispetto al 2021, quando era pari a EUR232,9 milioni.

IGD SIIQ fa un balzo del 4,2%. Giovedì ha esaminato e approvato il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, riportando, "per effetto, in particolare, delle maggiori variazioni di fair value", come spiegato in una nota, una perdita netta di EUR22,3 milioni che si confronta con un utile, nel 2021, di EUR52,8 milioni.

L'utile netto ricorrente FFO è invece pari a EUR67,2 milioni, in incremento del 3,8% rispetto al 2021. L'incremento è superiore alla guidance che era stata comunicata al mercato che prevedeva una crescita intorno al 2/3%.

Il cda ha proposto, inoltre, un dividendo unitario per azione di EUR0,30.

Il Sole 24 Ore termina in rialzo del 4,5% dopo aver approvato martedì il Piano Industriale 2023-2026 che conferma una crescita costante e sostenibile del gruppo attraverso la digitalizzazione dei prodotti e dei processi, l'internazionalizzazione e la continua valorizzazione del brand.

La crescita di ricavi e margini è confermata anche nel mutato contesto geopolitico, economico e di mercato.

Il piano al 2026 prevede un'ulteriore spinta sugli investimenti abilitanti la trasformazione digitale del gruppo e l'ottimizzazione dei processi, con una rimodulazione temporale rispetto al precedente Piano al 2025.

Meglio fa solo Biesse, che in rialzo del 12% si piazza in cima al listino.

Eukedos cede il 3,2%. Mercoledì ha approvato mercoledì il bilancio consolidato dal 31 dicembre 2022 riportando un valore della produzione a EUR47,0 milioni in aumento rispetto a EUR45,2 milioni del 2021.

Il margine operativo lordo è pari a EUR10,3 milioni al 31 dicembre 2022 in linea rispetto al risultato di EUR10,7 milioni registrato al 31 dicembre 2021.

L'utile dell'anno è pari a EUR443.000 nel 2022 rispetto a un utile di EUR570.000 del 2021.

Tra le PMI, Rocket Sharing Company sale con un più 7,7%, seguita da Laboratorio Farmaceutico Erfo, in rialzo del 6,7% alla vigilia dei risultati, previsti per domani.

A New York, nel pieno delle negoziazioni di giovedì, il Dow è in rosso dello 0,7%, il Nasdaq cede lo 0,5% come l'S&P 500.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0583 contro USD1,0628 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2014 da USD1,2069 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,75 al barile contro USD81,29 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.821,68 l'oncia da USD1.843,15 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di venerdì, alle 0800 CET uscirà il PIL della Germania e il rapporto Gfk sul clima tra i consumatori tedeschi.

Alle 0845 CET è atteso il PIL francese e l'indice della fiducia dei consumatori d'Oltralpe.

All 1110 CET in Italia si terranno due aste di BTP con scadenza a 10 e 5 anni.

Nel pomeriggio, dagli USA alle 1430 arriverà l'indice dei prezzi per spese personali e l'indice dei pressi spesa per consumi.

Dal Canada, alla stessa ora, usciranno le vendite del settore manifatturiero e le vendite all'ingrosso.

Alle 1600 CET, dagli USA sono attesi i dati sulle vendite delle nuove abitazioni e l'indice di fiducia del Michigan per il mese di febbraio.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di Juventus FC, Laboratorio Farmaceutico Erfo, Omer e Sogefi.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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