MILANO (MF-DJ)--Eni ha varato Plenitude, la nuova societá che

raggruppa i business Gas&Power Retail & Renewables, che verrá quotata

e di cui il Cane a sei zampe manterrá una maggioranza "elevata" (tra il 70% e l'80%). La quota che andrà sul mercato, infatti, secondo quanto anticipato dall'a.d. di Eni, Claudio Descalzi, "potrebbe essere tra il 20% e il 30%" e l'Ipo sará nel 2022. Quanto al valore della neonata società, il manager si è limitato a dire che "tutti hanno parlato di mutipli delle rinnovabili e multipli del retail, ovviamente è una combinazione di questi; preferisco che lo definisca il mercaro e, se abbiamo ben lavorato, credo sará un buon valore".

Plenitude ha in programma investimenti medi annui da 1,8 mld nel periodo 2022-2025, concentrati soprattutto sulle attivitá rinnovabili che attrarranno oltre l'80% della spesa complessiva. La societá, secondo il piano presentato a Palazzo Mezzanotte, è previsto che raddoppi l'Ebitda, da 0,6 mld nel 2021 a 1,3 mld nel 2025, e un Cash Flow From Operations (CFFO) di circa 1 mld entro il 2025. Durante il periodo di piano, la generazione di positivi flussi di cassa e l'emissione di debito copriranno ampiamente il fabbisogno per investimenti programmato. Il debito netto sará prossimo a zero il 1* gennaio 2022.

Nelle rinnovabili l'obiettivo è di arrivare a oltre 6 GW di capacitá installata entro il 2025, supportato da una pipeline di progetti ben identificati, per poi raggiungere oltre 15 GW di capacitá installata entro il 2030. L'Ebitda è previsto a break-even nel 2021, puntando a 0,4 mld entro il 2025 e a un CFFO superiore a 0,3 mld nel 2025. Il piano di investimenti è da 5,9 mld nel periodo 2022-2025, equilibrato e ben diversificato a livello internazionale e tra le varie tecnologie.

Per quanto riguarda la strategia di crescita del Retail, i 10 milioni di clienti attuali sono destinati a crescere a 11,5 milioni entro il 2025, e a oltre 15 milioni entro il 2030. L'Ebitda è stimato a 0,6 mld quest'anno con l'obiettivo di raggiungere 0,8 mld al 2025, e CFFO di 0,6 mld al 2025. La crescita, anche qui, verrá sostenuta da un piano di investimenti da 1 mld per il periodo 2022-2025. Sono previste, infine, la vendite di energia elettrica a zero emissioni nette di CO2 entro il 2030 e la vendite di gas a zero emissioni nette di CO2 entro il 2040.

Nella mobilitá elettrica, Plenitude è previsto raggiunga oltre 31.000

punti di ricarica entro il 2030 in tutta Europa. Attualmente Eni è il

secondo maggiore operatore in Italia con circa 6.500 punti di ricarica.

L'obiettivo del management è di implementare la maggior parte della rete

di ricarica per i veicoli elettrici entro il 2025 fino a 27.000 punti di

ricarica. Gli obiettivi finanziari al 2025 sono di 600 mln di ricavi e un

Ebitda di circa 100 mln.

"L'Ipo di R&R è una pietra miliare della nostra strategia di decarbonizzazione e fondaentale per la nostra strategia in corso" per la

riduzione delle emissioni, ha detto l'a.d. di Eni Claudio Descalzi in

occasione del Capital Markets Day a Borsa Italiana.

"La transizione energetica è prima di tutto una sfida tecnologica - ha

sottolineato Descalzi -. Lo sviluppo e la rapida implementazione da parte

di Eni di tecnologie proprietarie ha creato un vantaggio competitivo nel

nostro settore. Oggi, per valorizzare le nostre soluzioni tecnologiche e

liberare il loro pieno potenziale, stiamo creando veicoli aziendali

indipendenti, come Plenitude, con strutture finanziarie pienamente

ottimizzate. Questa societá attirerá nuovo capitale, libererá valore e

accelererá la transizione energetica".

"La nostra proposta, unica sul mercato, combina la produzione di energia rinnovabile con la vendita di soluzioni energetiche e una rete capillare di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche", ha affermato Stefano Goberti, a.d. di Plenitude. "La nostra offerta fa leva su alcuni elementi strategici fondamentali - ha spiegato il manager -: asset con presenza globale e tecnologicamente avanzati, 10 milioni di clienti e numerosi progetti di energia rinnovabile di prossima realizzazione. Possiamo contare su un bilancio solido, un accesso indipendente ai mercati finanziari, la disponibilitá di cassa generata dal retail e un'organizzazione strutturata supportata da un forte

azionista di riferimento".

Per Plenitude "credo che ci sará una crescita organica, poi, se ci saranno possibilità", verranno valutate, ha precisato Descalzi; Goberti, dal canto suo, ha chiarito che "il capex di 1,8 mld comprende alcune operazioni opportunistiche di M&A".

"Il modello di business di Plenitude ci consentirá di generare valore

in un mercato sempre piú competitivo, di crescere, di fornire prodotti

decarbonizzati ai nostri clienti e ridurre a zero le emissioni di CO2

Scope 3 entro il 2040", ha concluso Goberti che ha rinviato però al

futuro maggiori dettagli sul dividendo. "Saremo piú precisi in un secondo

momento", ha detto il manager precisando che "stiamo pensando a una

allocazione di liquiditá che garantisca la distribuzione di dividendi, ma

il nostro obbiettivo è preservare la crescita".

gug

guglielmo.valia@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

November 22, 2021 12:00 ET (17:00 GMT)