ROMA (MF-DJ)--Il consiglio di amministrazione di Eni proporra' all'assemblea degli azionisti del prossimo 11 maggio un nuovo programma di buyback per un esborso minimo di 1,1 miliardi di euro e ha deliberato la possibile emissione di uno o piu' prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 3 miliardi di euro da emettersi in una o piu' tranche entro il 31 marzo 2024.

Nel dettaglio il cda, in linea con il Piano Strategico 2022-2025 comunicato al mercato lo scorso 18 marzo nell'ambito del Capital Markets Day, ha deciso di sottoporre all'assemblea degli azionisti dell'11 maggio 2022, convocata in sede ordinaria, la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un periodo fino al 30 aprile 2023, previa revoca per la parte non ancora eseguita della delibera assembleare del 12 maggio 2021.

Tale proposta, informa una nota, riguarda l'acquisto di azioni proprie

per un esborso minimo di 1,1 mld di euro, incrementabile in funzione dello scenario del prezzo del Brent. In particolare, Eni aggiornerá la

propria valutazione sullo scenario relativo al programma di buyback a

luglio e a ottobre. In presenza di scenari di prezzo del Brent superiori a 90 usd al barile, Eni procederá ad aumentare il controvalore complessivo del programma di buyback per un ammontare pari al 30% del Free Cash Flow incrementale associato (in ogni caso il programma di buyback non potrá essere superiore a complessivi 2,5 mld) e per un quantitativo massimo di azioni pari al 10% delle azioni ordinarie in cui sará suddiviso il capitale sociale di Eni ad esito dell'annullamento delle azioni proprie acquistate nel 2021.

Il cda ha inoltre deliberato la possibile emissione di uno o piú prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 3 miliardi di euro o equivalente in altra valuta, da emettersi in una o piú tranche entro il 31 marzo 2024. I prestiti obbligazionari, se emessi, perseguiranno l'obiettivo di finanziare eventuali futuri fabbisogni e di mantenere una struttura finanziaria equilibrata. I prestiti potranno essere quotati presso uno o piú mercati regolamentati.

Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, Eni ha trovato un grosso giacimento di gas negli Emirati Arabi Uniti e la scoperta sará utile per ridurre la dipendenza dalle forniture russe. La scoperta è stata definita da fonti locali "eccezionale" per dimensioni e avrebbe un'enorme valenza strategica in un momento quanto mai delicato per le forniture di gas all'Italia e all'Europa.

All'indomani dello scoppio della guerra in Ucraina la ricerca di

alternative alla Russia è diventata la prioritá per il governo Draghi e

di conseguenza per l'Eni che intermedia gran parte del gas impiegato in

Italia. L'azienda guidata da Claudio Descalzi ha preferito non commentare

l'indiscrezione.

liv


(END) Dow Jones Newswires

April 07, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)