ROMA (MF-DJ)--Nel settore della vendita, su un totale di 485 imprese attive (-+22 rispetto al 2019) soltanto 30 (il 6,2%, come nel 2020) ha venduto oltre 300 milioni di metri cubi, coprendo l'83,7% di tutto il gas acquistato nel mercato al dettaglio.

E' quanto si legge nella relazione dell'Arera nella quale si precisa che nel 2021 il livello della concentrazione nel mercato della vendita finale è leggermente diminuito. I primi tre gruppi controllano il 43,4%, mentre nel 2020 la quota era pari al 43,7%. Considerando i primi cinque gruppi, la porzione di mercato servita resta praticamente stabile al 53,9% (contro il 53,8% del 2020). La quota del gruppo Eni, infatti, diminuisce di un punto percentuale rispetto al 2020, passando dal 18,4% al 17,1%, perché le vendite del gruppo sono cadute di quasi mezzo miliardo di metri cubi (-4,4%). Al contrario, le quote dei gruppi Edison ed Enel sono leggermente cresciute: dal 13,5% al 13,9% nel caso di Edison e dall'11,8% al 12,4% nel caso di Enel. Ciò grazie a un risultato nelle vendite di entrambi i gruppi nettamente positivo.

La quota delle famiglie che hanno acquistato il gas nel servizio di tutela è scesa 36,8%; nel 2020 era risultata pari al 39,6%. Il numero di clienti che ha cambiato fornitore nell'anno solare 2021 è stato di circa 2,8 milioni, con una percentuale di switching risultata complessivamente pari all'11,6% (dal 10,1% del 2020) e corrispondente a una porzione di volumi del 13,4% (era 13,2% nel 2020). I cambiamenti di fornitore dei consumatori domestici nel 2021 si sono ampliati di un punto percentuale, confermando e anzi accrescendo la già significativa vivacità registrata dal 2018, dopo un certo numero di anni nei quali si era un po' attenuata.

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MF-DJ NEWS

1512:01 lug 2022


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July 15, 2022 06:02 ET (10:02 GMT)