MILANO (MF-DJ)--L'Italia adotterà misure straordinarie, ma non passerà dal livello di pre-allarme a quello di allarme vero e proprio per fronteggiare il calo degli invii di gas dalla Russia.

Anche ieri, scrive MF, Gazprom ha inviato volumi ridotti a Eni, come sta facendo ormai da una settimana. Si tratta di circa 32 milioni di m3 giornalieri, rispetto a una richiesta mediamente doppia da parte del Cane a sei zampe. I flussi alternativi per il momento tengono, grazie soprattutto ai maggiori arrivi dall'Algeria. Ieri, secondo i dati di Snam, la domanda di gas sul mercato italiano è stata di 158 milioni di metri cubi a fronte di una disponibilità di 208 milioni di metri cubi.

Secondo il Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio, che si è riunito ieri al ministero della Transizione ecologica, il livello di controllo sul sistema nazionale è già sufficientemente alto e soprattutto le misure necessarie possono essere prese anche senza suonare l'allerta generale. La prima riguarda gli stoccaggi. Il Comitato ha fatto il punto sui flussi di gas e sul livello delle scorte, verificando che i depositi italiani sono al 55% del riempimento, in linea col livello europeo e ha quindi appoggiato la proposta del Mite "sulla necessità di adottare una misura per raggiungere il target di riempimento degli stoccaggi previsto per il mese di giugno", che dovrebbe essere superiore al 60%.

red/lab

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2208:32 giu 2022


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