MILANO (MF-DJ)--"Dobbiamo svegliarci", in Europa è necessario definire un piano per la sicurezza energetica. Lo ha affermato l'ad di Eni, Claudio Descalzi, sottolineando che le rinnovabili sono importanti per l'approvvigionamento ma non possono bastare.

"Spingiamo per sostituire il carbone, l'uso del gas sta

aumentando, ma abbiamo ridotto i nostri investimenti nel settore, perchè

volevamo usare altri tipi di fonti. La nostra industria si sta restringendo sempre di piú, dobbiamo svegliarci e capire che abbiamo bisogno di altri pilastri, come un piano per la sicurezza energetica", ha dichiarato l'ad durante il panel 'Towards a broader paradigm for energy security' della conferenza 'Med-Mediterranean Dialogues', promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'Ispi, sottolineando che "non ne abbiamo mai parlato perchè pensavamo che non avremmo avuto problemi di forniture di gas. Non possiamo coprire tutto con le rinnovabili. L'ambiente è una prioritá ma anche la sicurezza energetica è una prioritá".

Per la sicurezza energetica, ha aggiunto Descalzi, "dobbiamo avere le infrastrutture necessarie in Europa: ora stiamo ricevendo Gnl. L'Italia è in una buona situazione perchè è ben connessa con l'Africa, con l'Algeria e la Libia ma non abbiamo la capacitá per ricevere tutto il Gnl necessario, serve una maggiore capacitá di rigassificazione".

Soffermandosi sull'altro grande problema di questi tempi, ovvero il prezzo del gas, l'ad ha evidenziato che "il cap è una soluzione temporanea e non risolve" la questione, spiegando che "l'unico modo per risolvere questo problema è che l'offerta incontri la domanda o la superi e per questo servono investimenti. Dobbiamo lavorare su questo, inserire il gas nella transizione energetica a lungo termine, insieme alle rinnovabili".

Intervenendo allo stesso panel il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'Energia rinnovabile (Irena), Francesco La Camera, ha sottolineato che "la transizione energetica è giá in corso e, nella regione Mena produrre energia con le rinnovabili è il modo piú competitivo ed economico. La sicurezza energetica nello scorso secolo era connessa alla domanda di gas e petrolio. Oggi è evidente che bisogna diversificare le forniture: c'è per esempio una spinta sull'idrogeno perchè l'idrogeno e le rinnovabili possono essere prodotti ovunque. La comunitá politica crede ora che le rinnovabili possono essere un modo per rafforzare la sicurezza energetica".

"I combustibili fossili non possono essere abbandonati in un attimo, oggi i tre quarti dell'energia arriva dai combustibili fossili e un quarto dalle rinnovabili. Deve però essere l'opposto entro il 2050", ha aggiunto, spiegando che dovrebbero essere necessari "5.700 miliardi di euro all'anno all'anno di investimenti a livello globale per arrivare a questo obiettivo. Ci stiamo dirigendo verso un nuovo sistema energetico".

cos

francesca.costantini@mfdowjones.it


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December 02, 2022 09:00 ET (14:00 GMT)