PARIGI (dpa-AFX) - L'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) prevede che quest'anno la domanda globale di elettricità aumenterà solo di poco meno del 2%. I motivi sono il continuo rallentamento dell'economia e gli effetti della crisi energetica in molti Paesi industrializzati, ha annunciato l'AIE mercoledì a Parigi nel suo rapporto sul mercato dell'elettricità. Negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa si prevede un calo della domanda di elettricità nel 2023. Nell'UE il consumo di elettricità dovrebbe scendere ai livelli registrati l'ultima volta nel 2002. Le industrie ad alta intensità energetica dell'UE non si sono ancora riprese dal crollo della produzione dello scorso anno.

Tuttavia, grazie al miglioramento delle prospettive dell'economia globale, si prevede che la domanda di energia elettrica aumenterà nuovamente l'anno prossimo del 3,3%. Secondo il rapporto dell'AIE, l'aumento della domanda di energia elettrica è dovuto all'elettrificazione nel tentativo di ridurre le emissioni dannose per il clima. Inoltre, a causa dell'aumento delle temperature, vengono utilizzati più sistemi di condizionamento dell'aria, il che fa aumentare il consumo di elettricità. Inoltre, si prevede una forte crescita della domanda nei Paesi emergenti e in via di sviluppo.

Sebbene la domanda sia in crescita in molte regioni, la forte diffusione delle fonti rinnovabili a livello globale significa che sono sulla buona strada per soddisfare tutta la crescita aggiuntiva della domanda globale di elettricità nei prossimi due anni, secondo l'analisi dell'AIE. Entro il 2024, le rinnovabili rappresenteranno più di un terzo della produzione globale di elettricità. A seconda delle condizioni meteorologiche, il 2024 potrebbe diventare il primo anno in cui si genererà più elettricità dalle rinnovabili che dal carbone in tutto il mondo.

Allo stesso tempo, secondo l'AIE, la generazione di elettricità da combustibili fossili dovrebbe diminuire nei prossimi due anni. Si prevede che la generazione di elettricità dal petrolio diminuirà in modo significativo, mentre quella dal carbone diminuirà leggermente nel 2023 e nel 2024, dopo essere aumentata dell'1,7% nel 2022.

"La domanda globale di elettricità aumenterà notevolmente nei prossimi anni", ha dichiarato Keisuke Sadamori, direttore dell'AIE per i mercati e la sicurezza energetica. Si prevede un aumento della quota di energia rinnovabile nella produzione di elettricità, con conseguente diminuzione dell'uso di combustibili fossili. "Ora è il momento per i politici e il settore privato di sfruttare questo slancio per garantire che le emissioni del settore energetico diminuiscano in modo sostenibile".

Un altro segno che la transizione energetica sta prendendo piede è che l'AIE prevede ora che la produzione di energia da combustibili fossili diminuirà in quattro dei sei anni tra il 2019 e il 2024. Ciò indica che il mondo si sta rapidamente muovendo verso un punto di svolta in cui la produzione globale di energia elettrica da combustibili fossili sarà sempre più sostituita da elettricità prodotta da fonti energetiche pulite, si legge nel rapporto.