GAS PLUS S.p.A.
BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO
AL 31.12.2023
Sede legale MILANO - Viale Enrico Forlanini, 17
INDICE
Organi sociali | 3 |
Dati di sintesi | 4 |
Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023
Sintesi dei risultati economici e patrimoniali consolidati | 7 |
Scenario di riferimento | 8 |
Commento ai risultati economici e patrimoniali consolidati | 33 |
Commento ai risultati della Capogruppo | 43 |
Altre informazioni | 65 |
Indicatori alternativi di performance | 68 |
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. | 71 |
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023
Prospetti contabili | 74 |
Note esplicative | 79 |
Attestazione del bilancio consolidato | 157 |
Compensi della società di revisione | 158 |
Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023
Prospetti contabili | 161 |
Note esplicative | 166 |
Attestazione del bilancio consolidato | 215 |
Compensi della società di revisione | 216 |
Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Il documento ufficiale, conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format), è disponibile sul sito internet della Società (www.gasplus.it, sezione Investor Relations), nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" (www.emarketstorage.com).
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ORGANI SOCIALI | CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1) |
Ing. Stefano Cao (*) | |
Presidente | |
Sig. Davide Usberti | |
Consigliere Delegato | |
Amministratore esecutivo | |
Dott. Lino Gilioli (**) (***) | |
Vicepresidente | |
Amministratore indipendente | |
Ing. Nicola De Blasio | |
Consigliere | |
Amministratore indipendente | |
Dott.sa Lisa Orlandi | |
Consigliere | |
Amministratore indipendente | |
Avv. Roberto Pistorelli | |
Consigliere | |
Ing. Cinzia Triunfo | |
Consigliere | |
Dott.sa Margherita Usberti | |
Consigliere | |
Dott.sa Anna Maria Varisco (***) | |
Consigliere | |
Amministratore indipendente | |
COLLEGIO SINDACALE (1) | |
Dott.sa Laura Guazzoni | |
Presidente | |
Dott. Manuel Menis | |
Sindaco Effettivo | |
Dott.sa Gloria Francesca Marino (****) | |
Sindaco Effettivo | |
Dott. Sandro Vecchione | |
Sindaco Supplente | |
Dott.sa Claudia Turchet (*****) | |
Sindaco Supplente | |
SOCIETÀ DI REVISIONE (2) | |
Deloitte & Touche S.p.A. |
- Nominato Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2022.
- Nominato Vice Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2021.
-
Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi. (****) Confermata Sindaco Effettivo dall'Assemblea degli Azionisti del 29 giugno 2023.
(*****) Nominata Sindaco Supplente dall'Assemblea degli Azionisti del 29 giugno 2023.
- Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 23 giugno 2021 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.
- Nominata dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.
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DATI DI SINTESI (in migliaia di euro)
GRUPPO GAS PLUS
Principali indicatori di mercato | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | var.% |
Prezzo medio Brent dated ($/bbl)(1) | 82,62 | 101,19 | (18,3%) |
Cambio medio EUR/USD(2) | 1,081 | 1,053 | 2,7% |
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(3) | 40,60 | 122,98 | (67,0%) |
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (4) | 0,343 | 0,348 | (1,5%) |
Principali dati operativi del Gruppo | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | var.% |
Produzione di idrocarburi (Msmce) | 229,2 | 181,6 | 26,2% |
Vendite di idrocarburi (MSmce) | 271,1 | 237,8 | 14,0% |
Volumi di gas distribuito (MSmc) | 182,7 | 200,9 | (9,0%) |
Numero dipendenti a fine periodo | 137 | 145 | (5,5%) |
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | var.% |
Ricavi da vendite | 160.800 | 235.361 | (31,7%) |
Costi operativi | 90.262 | 159.228 | (43,3%) |
EBITDA | 70.538 | 76.133 | (7,3%) |
% sui ricavi di vendita | 43,87% | 32,35% | |
EBIT | 44.545 | 61.362 | (27,4%) |
EBIT Adjusted ( 8) | 47.098 | 52.447 | |
Risultato operativo | 47.910 | 65.471 | (26,8%) |
% sui ricavi di vendita | 29,79% | 27,82% | |
Risultato prima delle imposte | 36.698 | 55.786 | (34,2%) |
Risultato netto | 49.218 | 3.351 | 1.368,8% |
Risultato netto Adjusted ( 8) | 26.037 | 32.397 | |
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | |
Investimenti in immobilizzazioni | 24.491 | 27.339 | |
di cui investimenti in esplorazione | 1.501 | 174 | |
Capitale circolante netto | 14.304 | (41.643) | |
Capitale investito netto (A) + (B) | 279.450 | 235.528 | |
Indebitamento netto (A) | 50.495 | 49.012 | |
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) | 228.955 | 186.516 | |
Indici patrimoniali ed economici | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | |
ROI (5) | 18,61% | 26,79% | |
ROE (6) | 23,69% | 1,87% | |
Utile (perdita) per azione | 1,13 | 0,08 | |
PFN / EBITDA (7) | 0,72 | 0,64 | |
Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) | 0,22 | 0,26 | |
Gearing (A/A+B) | 18% | 21% |
- fonte: Reuters.
- fonte: BCE.
- fonte: ICIS.
- fonte: European Money Markets Institute.
- = Risultato operativo / capitale investito netto medio.
- = Risultato del periodo / patrimonio netto medio.
- = Indebitamento netto/ EBITDA.
- = Per la definizione dei risultati adjusted si veda il paragrafo "indicatori alternativi di performance".
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2H2023 | 2H2022 | var. % |
85,40 | 94,78 | (9,9%) |
1,082 | 1,014 | 6,7% |
36,77 | 145,30 | (74,7%) |
3,867 | 1,130 | 242,3% |
2H2023 | 2H2022 | var. % |
110,7 | 117,4 | (5,7%) |
126,5 | 136,1 | (7,1%) |
81,9 | 80,7 | 1,5% |
2H2023 | 2H2022 | var. % |
69.987 | 158.290 | (55,8%) |
41.397 | 91.238 | (54,6%) |
28.590 | 67.052 | (57,4%) |
40,85% | 42,36% | |
14.270 | 60.555 | (76,4%) |
17.304 | 60.555 | (71,4%) |
24,72% | 38,26% | |
11.623 | 54.255 | (78,6%) |
9.393 | 10.291 | (8,7%) |
PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI
2023 | 2022 | |
Riserve di idrocarburi (2P risked) (1) | ||
- Italia | 3.250,6 | 3.394,2 |
- Estero | 688,1 | 702,0 |
Idrocarburi venduti (in milioni di metri cubi) | 271 | 238 |
Rete gestita (in chilometri) | 1.830 | 1.827 |
Istanze di conversione a stoccaggio | 3 | 3 |
(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"
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Gruppo Gas Plus - Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Signori Azionisti,
l'esercizio 2023, nonostante livelli di prezzo del gas notevolmente inferiori a quelli del precedente anno, ha visto una molto più contenuta flessione della marginalità industriale (l'Ebitda si
- mantenuto al di sopra dei 70 milioni di euro con un calo del 7,3%), ma soprattutto non ha risentito delle penalizzazioni a livello di contributi di solidarietà a carico dei produttori di gas che avevano affossato, a livello di risultato netto, l'esercizio 2022.
La sostanziale tenuta della marginalità industriale è stata resa possibile dall'apporto ad anno pieno delle nuove produzioni rumene, avviate nel precedente esercizio solo nel corso del mese di giugno, e dal ritorno a normali livelli di marginalità delle attività Retail.
Il risultato netto recepisce invece per le attività in Italia la cessazione del doppio regime di contribuzioni straordinarie che aveva gravato l'esercizio 2022 e per la Romania l'esenzione dalle contribuzioni delle nuove produzioni di gas, quali quelle della concessione Midia a cui il Gruppo Gas Plus (il "Gruppo") partecipa mediante joint venture con una quota del 10%, sancita nel maggio 2023 con effetto sia per l'anno 2022, per il quale era stata stanziata nel relativo bilancio, sia per il 2023, successivo ed ultimo anno di applicazione.
L'incidenza dello storno del contributo straordinario in Romania relativo all'anno 2022 amplifica notevolmente il risultato netto 2023, ma in un certo senso "sana", almeno per le attività in Romania, l'ingiustificata penalizzazione fiscale arrecata relativamente all'anno 2022 alle produzioni domestiche di gas nell'ambito dell'Unione Europea, produzioni che hanno contribuito a superare la crisi del gas amplificata dal conflitto russo-ucraino. Sul tema, per completezza, si ricorda che relativamente alle contribuzioni straordinarie in Italia per l'anno 2022 il Gruppo aveva versato e recepito a bilancio una prima contribuzione determinata sul 25% dei saldi Iva (e quindi su una base imponibile del tutto non correlata alla reale profittabilità ed ora all'esame della Corte Costituzionale) ed una seconda contribuzione sul 50% del reddito imponibile, entrambe indeducibili dalle imposte correnti.
In ordine alle attività delle varie Business Unit per quanto riguarda l'E&P l'elemento di maggior rilievo è senz'altro rappresentato dai progressi nella realizzazione degli impianti relativi al progetto Longanesi, la cui messa in produzione porterà ad un raddoppio delle produzioni del Gruppo.
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Gruppo Gas Plus - Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023
Nello specifico l'anno 2023 ha visto il completamento delle attività di sottosuolo e l'affidamento della attività di posa delle condotte di collegamento tra le varie infrastrutture, ormai prossime al completamento.
In ordine alla realizzazione delle altre opere, di superficie, le previsioni, nelle varie opzioni, non si discostano significativamente dalle precedenti stime, tanto per l'avvio della produzione al completamento degli impianti (1° trimestre 2026) che nell'eventualità di un avvio anticipato con prove di produzione (1° trimestre 2025).
L'andamento delle Business Unit Network e Retail è risultato positivo ed in linea con le previsioni.
Atteso che il Gruppo, nell'ottica del prioritario completamento delle iniziative in corso, è concentrato sulle energie tradizionali segnaliamo che nel contesto delle attività in Romania i partner della relativa joint venture stanno sviluppando iniziative e studi su diversi filoni nel campo delle energie rinnovabili.
SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONSOLIDATI
Il positivo andamento di tutti i settori di attività ha consentito di conseguire un EBITDA di 70,5 milioni di euro con un calo del 7,3% rispetto al dato del 2022 (76,1 milioni di euro) a fronte di una contrazione del prezzo medio del gas di oltre il 60%.
L'EBIT ha raggiunto i 44,5 milioni di euro contro i 61,4 milioni di euro del 2022, dopo ammortamenti per 23,4 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del 2022 e svalutazioni nette per 2,6 milioni di euro (ripristini di valore netti per 8,9 milioni di euro nel 2022).
Il Risultato Operativo (47,9 milioni di euro contro 65,5 milioni di euro del 2022) ha registrato una maggiore flessione in valore assoluto, pur avendo recepito come evento non ricorrente la plusvalenza emersa in occasione della cessione a terzi della partecipazione in Serenissima Gas (3,4 milioni di euro). Nel precedente esercizio tale componente includeva il rilascio non ricorrente del fondo di 4,1 milioni di euro costituito nel 2021 a fronte delle previste perdite delle attività Retail relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima in scadenza nel corso del 2022.
A valle del Risultato Operativo gli oneri finanziari netti sono stati in crescita (11,2 milioni di euro del 2023 contro 9,7 milioni di euro del 2022) per effetto dell'aumento dei tassi d'interesse. Tali oneri comprendono oneri di attualizzazione fondi per 6,0 milioni di euro (4,3 milioni di euro nel
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Gruppo Gas Plus - Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023
2022).
Le imposte sul reddito hanno assunto un valore positivo (+12,5 milioni di euro contro -52,4 milioni di euro del 2022), non dovendo il Gruppo procedere al versamento del contributo straordinario di solidarietà in Romania (già contabilizzato per 21,6 milioni di euro nel bilancio 2022) per effetto della modifica della normativa in materia avvenuta a maggio 2023. Si ricorda invece che le imposte del 2022 avevano scontato, in Italia per 16,9 milioni di euro, anche i c.d. contributi straordinari di solidarietà.
L'esercizio si è chiuso infine con un utile netto di 49,2 milioni di euro contro un utile netto di 3,4 milioni di euro del 2022.
Sotto il profilo patrimoniale e finanziario, il Gruppo ha confermato la solidità della propria struttura.
Gli investimenti, in lieve calo rispetto al dato del 2022 (24,5 milioni di euro contro 27,3 milioni di euro dell'esercizio precedente), hanno riguardato in prevalenza le attività di sviluppo E&P (18,8 milioni di euro contro 24,3 milioni di euro del 2022) e sono stati finanziati tramite le linee di credito disponibili e il cash flow delle attività operative.
Al termine del 2023 l'indebitamento finanziario è stato in lieve crescita (50,5 milioni di euro rispetto ai 49,0 milioni di euro di fine 2022) ma in misura nettamente inferiore agli investimenti effettuati grazie, in particolare, ai positivi flussi di cassa derivanti dalle produzioni di gas in Romania che hanno consentito, tra l'altro, di rimborsare il relativo finanziamento anticipatamente rispetto all'originaria scadenza (dicembre 2026). L'indebitamento finanziario include per circa 3,6 milioni di euro gli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16.
A conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo, il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,22), già peraltro su livelli contenuti anche alla fine del precedente esercizio, è stato ancora in calo rispetto al dato di fine 2022.
SCENARIO DI RIFERIMENTO
Gas
L'anno che si è concluso è stato un anno di almeno temporaneo assorbimento della crisi indotta dalla guerra. Il 2 gennaio 2023 il prezzo era a 75,415 €/MWh, trascinato ancora dalla paura per l'inverno. Poi a metà gennaio il clima mite e i consumi in ribasso già determinavano un calo delle tensioni sugli approvvigionamenti e di conseguenza del prezzo che è rimasto fino ad ottobre, seppure con qualche forte oscillazione quotidiana, nella banda tra i 45 €MWh e i 55 €MWh, facendo ipotizzare che su tali valori avesse raggiunto un new normal.
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Gruppo Gas Plus - Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023
Ad ottobre il prezzo però ha ulteriormente risentito dell'integrale riempimento degli stoccaggi e, nuovamente, dell'avvio di un inverno mite. Il prezzo del gas che aveva aperto il 2023 a 75 €/MWh lo ha così chiuso a 32,098 €/MWh, per poi, con il confermarsi di un inverno mite, scendere anche sensibilmente sotto i 30 €/MWh.
Nel 2024 è attesa una ripresa dei consumi europei, dopo che gli stessi nel 2022/2023 hanno avuto una flessione cumulativa di circa il 20% rispetto al 2021 (in Italia siamo passati dai 76 MMmc nel 2021 ai 61,5 MMmc del 2023).
L'inizio dell'anno ha evidenziato segni di ripresa dei consumi industriali (+12% a gennaio e
-
6% a febbraio). Non siamo comunque in assoluto a volumi in aumento particolarmente importanti e molto dipenderà dagli usi domestici e perciò da fattori climatici.
I mercati forward e futures sembrano allineati a una previsione di sostanziale stabilità dei prezzi ma sui futures questa più che una previsione sembra essere frutto di politiche di copertura (coi prezzi future che variano perciò spesso in funzione delle variazioni del prezzo del giorno).
La stabilità ha peraltro molti nemici. In generale, i drivers dell'andamento dei consumi saranno strutturalmente clima e Cina (e in generale l'intero mercato asiatico). Molti sono comunque i fattori contingenti che potrebbero indurre almeno nel breve condizioni di anche ampia volatilità.
Al ribasso induce la previsione per l'estate 2024 di riempimento degli stoccaggi al 99%, con conseguente creazione di eccesso di domanda e al rialzo, e più significativamente, inducono le incertezze sul futuro dell'offerta. Nel 2024 via Ucraina l'Unione sta importando circa 12 miliardi di mc/anno, volumi che verrebbero meno in mancanza, come previsto, del rinnovo dell'accordo sul diritto di transito tra Russia e Ucraina. In termini di offerta disponibile, la fine dell'importazione via Ucraina dovrebbe essere compensata dall'aumento dell'offerta di GNL derivante da nuova capacità installata (in particolare, 3 impianti tra fine 2024 e 2025 solo negli Stati Uniti e il grande ampliamento della capacità qatarina) ma i tempi (o meglio la tempestività) di fine realizzazione e di ramp up della nuova capacità sono oggetto di incertezza.
Wood Mackenzie, ad esempio, ha recentemente stimato che il GNL addizionale disponibile per il mercato europeo per il 2025 si attesterà al di sotto dei 7 miliardi di mc. Se il dato fosse confermato e si accompagnasse a un inverno meno mite dell'attuale, ne risulterebbero assieme una spinta verso l'alto dei prezzi e un mercato con forti componenti di volatilità.
In conclusione, l'outlook 2024 è in generale ritenuto stabile, con modesti fattori ribassisti e un rischio invece significativo di spinta verso l'alto dei prezzi. Il completamento tempestivo dei progetti di nuove facilities di produzione darebbe per converso certezza alla stabilità dell'outlook e accoppiato
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Gruppo Gas Plus - Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023
alla progressiva sostituzione del gas nella generazione elettrica e in altri usi potrebbe far convivere con la stabilità anche una qualche lieve tendenza ribassista.
Petrolio
Il petrolio è stato caratterizzato negli ultimi 12 mesi da una volatilità pronunciata, con il Brent che si è mosso da un minimo di 67 $/bbl un massimo di 92 $/bbl, con trends in continua discesa e risalita. Il mercato è da tempo e con rarissime eccezioni in backwardation ma lo spread presente e futuro sembra quasi tenersi costante.
Non sembrerebbero sussistere elementi strutturali a sostegno della volatilità osservata e di quella futura. Le previsioni danno consumi in crescita lenta e produzioni non Opec che compensano i tagli Opec recentemente estesi fino a fine giugno.
Non sembra perciò plausibile il riprodursi in un senso o nell'altro dell'abisso che separava domanda e offerta e che provocò la crisi del 2014 e il contemporaneo crollo dei prezzi. Vero però è che per converso al perdurare dei tagli Opec l'equilibrio domanda/offerta non sembra presentare margini di riserva e dunque giustifica volatilità derivante da attese di anche solo marginali riaggiustamenti della condizione di equilibrio (lieve accelerazione dei consumi, outages della produzione, ecc…). Le esogene da situazione geopolitica sembrano in quest'ottica avere avuto sin qui di per sé una ricaduta assai limitata sull'andamento prezzi, coadiuvando al più la spinta alla volatilità derivante dall'incertezza sulle condizioni di equilibrio.
Il futuro nel 2024 sembra allo stato delle cose mantenere il trend corrente, con saliscendi di prezzo che possono essere anche pronunciati ma comunque gravitanti in linea mediana attorno agli 80 dollari/barile.
Con l'avvertenza che le attese sono costruite su un modello business as usual e che un grave allargamento dei conflitti correnti o altre circostanze eccezionali renderebbero le attese istantaneamente obsolete.
Cambio euro/dollaro
Nel 2023 la media del cambio €/$ si è attestato a 1,08 rispetto a 1,05 del 2022 registrando un aumento di circa il 2,7%. L'euro si è apprezzato rispetto al dollaro in un periodo in cui le politiche monetarie della BCE sono risultate più restrittive rispetto a quelle statunitensi.
Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, e del gas naturale (TTF).
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GasPlus S.p.A. published this content on 29 April 2024 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 29 April 2024 15:37:30 UTC.