(Alliance News) - Gismondi 1754 Spa ha comunicato giovedì di aver registrato un calo delle vendite dell'8% su base annua nel terzo trimestre, a EUR2,4 milioni da EUR2,6 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

La flessione del terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2022 è stata causata sia dalla contrazione del mercato retail del 44% su base annua sia dalla riduzione delle vendite del canale wholesale Europa del 22% e del canale wholesale USA, in calo del 32%. Il tutto risulta però in parte compensato da una crescita delle Special Sales, su del 74% rispetto al terzo trimestre del 2022.

Nei primi nove mesi, invece, i ricavi sono aumentati del 7% a EUR10,3 milioni da EUR9,6 milioni.

Analizzando i ricavi per aree geografica, al 30 settembre, cresce l'incidenza sul fatturato dell'area Italia che si attesta al 39% e dell'area USA, che rappresenta il 27% dei ricavi rispetto al 22% del periodo precedente. La società ha riportato una crescita degli Altri Paesi, voce che rappresenta il 16% dei ricavi rispetto al 9% del terzo trimestre del 2022, in particolare con le buone performance arrivate da Svezia, Brasile, Israele, Qatar e Hong Kong. Si registra, invece, un calo di incidenza per la Svizzera del 15% e per la Repubblica Ceca del 5%.

Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754, ha dichiarato: "Nonostante il difficile momento congiunturale causato da elementi esogeni rispetto all'azienda - mi riferisco al perdurare del conflitto Ucraino e alla instabilità economica e sociale a livello mondiale -m posso rilevare che grazie allo speciale modello di business che già ci ha sostenuto durante la pandemia - il nostro rapporto di grande vicinanza alla clientela finale - possiamo presentare un risultato in segno positivo che ci fa ben sperare, ma con la cautela necessaria, nei risultati per la fine dell'anno".

Il titolo di Gismondi 1754 ha chiuso giovedì invariato a EUR4,54 per azione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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