In un comunicato stampa incompleto, il pioniere del fast-fashion ha indicato che quest'anno le sue vendite sono cresciute del 6%. Escludendo la situazione in Russia e Bielorussia, la crescita avrebbe raggiunto l'8%.

Ma attenzione all’effetto ottico: in dollari o euro equivalenti, il fatturato di H&M ristagna da ormai dieci anni, durante i quali la corona svedese si è costantemente svalutata.

Tale questione valutaria deve essere attentamente considerata dagli investitori stranieri attratti dal dinamico mercato svedese. È pur vero che si tratta di un mercato ricco di aziende in rapida crescita, ma a cosa serve crescere se i guadagni vengono assorbiti dal deprezzamento della valuta?

Finora gli esportatori e l'industria turistica del Paese avevano solo ragioni per cui rallegrarsi. Per quanto riguarda le famiglie — e questa è una strana eccezione svedese — la stragrande maggioranza investe il proprio patrimonio all'estero.

Come in altre parti del mondo, l'inizio del 2023 ha segnato un punto di inflessione monetaria, con la banca centrale svedese che ha dovuto allineare la propria politica a quella della FED e della BCE. Ciò ha portato alcuni osservatori a sperare in uno scenario simile a quello visto in Giappone, dove la politica monetaria è stata inasprita per la prima volta in trent'anni.

L'ultimo grande rally della corona risale alla crisi finanziaria del 2009-2012, iniziata con l'implosione della bolla dei subprime negli Stati Uniti e conclusasi con la crisi del debito sovrano in Europa.

Al pari di altre valute scandinave, la moneta svedese all'epoca era percepita come un rifugio sicuro in tempi difficili. Siamo ben lontani da questa euforia, con la corona che attualmente vale meno euro di quanto valesse all'apice della crisi dei subprime.

Oltre alla stagnazione del fatturato in dollari o in euro, H&M sta affrontando una costante erosione dei suoi margini, in quanto l'inflazione non conosce crisi. Al contrario, i suoi rivali Zara, Primark, Shein e Uniqlo godono di ottima salute.

Il gruppo sta chiudendo negozi e sta intraprendendo un programma parallelo di riacquisto di azioni. Non è chiaro se quest'ultimo abbia senso se i risultati operativi continuano a peggiorare.