Holcim: rinuncia a porte aperte dopo minacce di attivisti
26 aprile 2024 alle 08:28
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LOSANNA (awp/ats) - Holcim ha annullato una giornata di porte aperte presso il cementificio di Eclépens (VD) a causa delle minacce di attivisti che criticano l'impatto ambientale dell'azienda. Scopo dell'incontro con la popolazione, previsto sabato 4 maggio, era proprio quello di presentare i progressi nella produzione del cemento, che la società ritiene oggi maggiormente rispettosa della natura.
"Siamo stati avvertiti di azioni in preparazione da parte di attivisti radicali che ci hanno spinto a prendere questa difficile decisione", ha indicato un portavoce a Keystone-ATS. L'addetto stampa non ha voluto fare ulteriori commenti su queste minacce, limitandosi ad affermare che "sono purtroppo aumentate di numero negli ultimi giorni".
Da diversi anni il gruppo - che nella sua forma attuale è nato nel 2015 dalla fusione fra la svizzera Holcim (in precedenza Holderbank) e la francese Lafarge - è al centro delle critiche degli attivisti per il clima. A Eclépens - località più o meno a metà strada fra i laghi di Neuchâtel e Lemano - le proteste erano arrivate al culmine tra il 2020 e il 2021, quando la locale collina di Mormont, dove Holcim preleva il calcare necessario per la produzione di cemento, era stata occupata dagli attivisti.
Holcim Ltd è specializzata nella produzione e commercializzazione di materiali da costruzione. Le vendite nette sono suddivise per famiglia di prodotti come segue: - cemento e clinker (45%); - calcestruzzo preconfezionato (22%); - granulati (12,2%): sabbia, ghiaia, gesso, ecc; - altri (20,8%). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (8,1%), Regno Unito (6,7%), Svizzera (3,2%), Germania (3%), Europa (29,3%), Canada (9,6%), Messico (6,7%), Australia (4,7%) e altro (28,7%).