Uno sguardo alla giornata che ci attende sui mercati asiatici.

Il rapporto sull'inflazione statunitense di giovedì potrebbe mettere alla prova i mercati, con il consenso che si sta coagulando intorno al primo taglio dei tassi della Federal Reserve di questo ciclo a settembre.

Si prevede che il rapporto sui prezzi al consumo di giugno mostri una variazione annuale del 3,1%, in calo rispetto al 3,3% del mese precedente. Attualmente, i futures sui Fed funds indicano una probabilità del 70% che la banca centrale allenti la presa di posizione in occasione della riunione di settembre, secondo CME FedWatch. Ma le aspettative di taglio dei tassi hanno oscillato selvaggiamente quest'anno, e un picco di inflazione a sorpresa potrebbe scuotere ulteriormente le proiezioni e far vacillare i prezzi degli asset.

Il Presidente della Fed Jerome Powell, tornato mercoledì per il suo secondo giorno di testimonianza davanti al Congresso, ha detto che la banca centrale prenderà decisioni sui tassi "quando e come" saranno necessarie. Ha respinto il suggerimento che un taglio dei tassi a settembre potrebbe essere visto come un atto politico in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. In vista del rapporto CPI, l'umore era positivo a Wall Street. L'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato entrambi poco più dell'1% e hanno chiuso ai massimi storici. Le azioni di Nvidia si sono aggiunte alla loro corsa mostruosa per l'anno, salendo del 2,7%, mentre tutte le "Magnifiche 7" megacapitali hanno registrato guadagni. La stagione degli utili del secondo trimestre si sta per riscaldare, con le principali banche, guidate da JPMorgan, che presenteranno i loro bilanci venerdì.

Il dollaro si è abbassato mercoledì, mentre i rendimenti del Tesoro americano sono scivolati, mentre i trader valutavano i commenti di Powell. Le decisioni sui tassi sono state un tema caldo in tutto il mondo. Il capo economista della Banca d'Inghilterra, Huw Pill, ha sminuito le speranze di un taglio dei tassi d'interesse ad agosto, notando le pressioni sui prezzi nell'economia britannica.

La banca centrale della Nuova Zelanda ha mantenuto il suo tasso di liquidità fermo mercoledì, ma ha aperto la porta ad un allentamento della politica monetaria nel tempo se l'inflazione dovesse rallentare come previsto.

Secondo un sondaggio Reuters, la Banca di Corea dovrebbe mantenere il tasso di politica monetaria fermo ai massimi di 15 anni giovedì, con un taglio previsto nel prossimo trimestre. In Cina, invece, si teme la deflazione e la debolezza della domanda. I dati di mercoledì hanno mostrato che i prezzi al consumo in Cina sono cresciuti per il quinto mese a giugno, ma non hanno soddisfatto le aspettative. Le azioni cinesi hanno chiuso in ribasso dopo i dati, con l'indice blue-chip CSI300 in calo dello 0,3%.

Il Nikkei giapponese, invece, ha chiuso in rialzo dello 0,6% a un livello record, mentre la sua corsa al 2024 continuava.

Ecco gli sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati giovedì:

- Riunione della Banca di Corea

- Riunione della banca centrale della Malesia

- Rapporto sull'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti (giugno)