Reg. Imp. 01977490356

Rea 240225

MAPS S.P.A.

Sede in VIA PARADIGNA 38/A - 43122 PARMA (PR)

Capitale sociale Euro 1.343.157,80 i.v.

Relazione sulla gestione del bilancio al 31/12/2021

Signori Azionisti,

l'esercizio chiuso al 31/12/2021 riporta un risultato negativo pari a Euro (261.008) dopo aver rilevato:

- Ammortamenti per Euro 790.610;

- Accantonamenti netti TFR per Euro 427.955.

Condizioni operative e sviluppo dell'attività

La vostra società svolge la propria attività nel settore: progettazione, produzione di software e programmi di ogni genere e tipo, modifica, implementazione, manutenzione ed installazione di software e programmi, consulenza informatica ed elettronica, organizzazione di corsi di aggiornamento.

Ai sensi dell'art. 2428 si segnala che l'attività viene svolta nella sede di Parma e negli uffici operativi di:

  • - Milano;

  • - Genova;

  • - Modena;

-PratoSotto il profilo giuridico, la società MAPS SPA controlla direttamente le seguenti società che svolgono le attività complementari e/o funzionali al core business del gruppo.

Società

PartecipazioneAttività svolta

MAPS HEALTHCARE S.R.L.

100%

Holding operativa polo sanità

La società MAPS HEALTHCARE S.R.L. a sua volta controlla:

Società

Partecipazione

Attività svolta

ARTEXE S.P.A.

100%

Produzione software

MICURO S.R.L.

70%

Start-up innovativa settore healthcare ed insurtech

SCS COMPUTERS S.R.L.

100%

Produzione software

IASI S.R.L.

100%

Produzione software

Le variazioni nella struttura del Gruppo intervenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:

  • in data 01/05/2021 si sono perfezionati gli effetti della fusione per incorporazione delle controllate MEMLABS SRL e ROIALTY SRL, entrambe possedute al 100%;

  • nella medesima data si sono perfezionali gli effetti della fusione per incorporazione delle controllate IG CONSULTING SRL in ARTEXE SPA;

  • in data 19/07/2021 i soci di minoranza di MAPS HEALTHCARE SRL hanno trasferito il residuo 7,94% delle loro partecipazioni alla controllante MAPS SPA che a seguito dell'operazione ha assunto la qualifica di socio unico della sub-holding operativa;

  • in data 30/07/2021 MAPS SPA attraverso un'operazione congiunta con la controllata MAPS HEALTHCARE SRL ha acquisito il 100% di IASI SRL;

  • in data 12/11/2021 la capogruppo MAPS SPA ha ceduto la propria partecipazione in IASI SRL in favore della controllata MAPS HEALTHCARE SRL che è così divenuta unico socio di IASI SRL;

  • in data 21/12/2021 le controllate MAPS HEALTHCARE SRL e ARTEXE SPA hanno deliberato la fusione inversa per incorporazione della sub-holding MAPS HEALTHCARE SRL nella controllata ARTEXE SPA sulla base del progetto di fusione approvato dagli organi amministrativi delle due società in data 05/11/2021. È previsto che l'operazione venga completata nel corso del 2022.

Andamento della gestione

Andamento economico generale

Nel 2021 l'economia italiana ha registrato una crescita di intensità eccezionale per il forte recupero dell'attività produttiva, dopo un 2020 caratterizzato dagli effetti dell'emergenza sanitaria. A trascinare la crescita del Pil (+6,6%) è stata soprattutto la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi molto limitati. Dal lato dell'offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato crescite marcate, particolarmente nelle attività manifatturiere, nelle costruzioni e in molti comparti del terziario. La crescita dell'attività produttiva si è accompagnata a una espansione dell'input di lavoro e dei redditi. L'insieme delle risorse disponibili è aumentato in volume del 8,3% rispetto all'anno precedente. In particolare, la crescita del Pil è stata accompagnata da un incremento delle importazioni di beni e servizi del 14,5%.

Il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.781.221 milioni di euro correnti, con un aumento del 7,5% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è cresciuto del 6,6%.

La spesa per consumi finali delle famiglie residenti è cresciuta in volume del 5,2% (-10,5% nel 2020). Per tutte le funzioni di consumo si rilevano incrementi: i più accentuati, in volume, riguardano le spese per alberghi e ristoranti (+19,1%), per mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa (+11,0%), per trasporti (+10,9%) e per istruzione (+10,5%).

Nel 2021 il valore aggiunto complessivo è aumentato in volume del 6,5%; nel 2020 aveva registrato un calo dell'8,8%. L'incremento è stato del 11,9% nell'industria in senso stretto, del 4,5% nei servizi, del 21,3% nelle costruzioni, mentre l'agricoltura, silvicoltura e pesca segna un calo dello 0,8%. Nel settore terziario aumenti particolarmente marcati si registrano per il commercio, trasporti, alberghi e ristorazione (+10,7%), le attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrative e servizi di supporto (+6,2%) e i servizi di informazione e comunicazione (+3,7%).

I redditi da lavoro dipendente e le retribuzioni lorde sono aumentati rispettivamente del 7,7% e del 7,8%.

Le retribuzioni lorde per unità di lavoro hanno registrato un incremento dello 0,4% nel totale dell'economia; nel dettaglio, vi è stato un aumento dell'1,5% per le costruzioni e dello 0,7% nei servizi, un calo dell'1,2% per l'industria in senso stretto e del 2,6% per il settore agricolo.

Le prospettive per l'attività e l'inflazione nell'area dell'euro sono diventate molto incerte e dipendono in modo cruciale dall'andamento della guerra tra Russa ed Ucraina, dall'impatto delle sanzioni attuali e da eventuali ulteriori misure.

L'impennata dei prezzi dell'energia e gli effetti negativi sulla fiducia implicano notevoli ostacoli alla domanda interna nel breve termine, mentre l'annuncio delle sanzioni ed il forte deterioramento delle prospettive per l'economia russa indeboliranno la crescita del commercio nell'area dell'euro. Le proiezioni si basano sul presupposto che le attuali interruzioni dell'approvvigionamento energetico e gli impatti negativi sulla fiducia legati al conflitto siano temporanei e che le catene di approvvigionamento globali non siano interessate in modo significativo. Sulla base di queste ipotesi, le proiezioni di base prevedono un impatto negativo significativo sulla crescita dell'area dell'euro nel 2022, a causa del conflitto. Tuttavia, dato il punto di partenza, con un mercato del lavoro forte e venti contrari legati alla pandemia, si presume che le strozzature dell'offerta svaniranno e l'attività economica dovrebbe espandersi a un ritmo relativamente sostenuto nei prossimi trimestri. Nel medio termine, la crescita dovrebbe convergere verso i tassi medi storici, nonostante un orientamento di bilancio meno favorevole ed un aumento dei tassi di interesse in linea con le ipotesi tecniche basate sulle aspettative dei mercati finanziari. Complessivamente, la crescita del PIL reale dovrebbe raggiungere una media del 3,7% nel 2022, del 2,8% nel 2023 e dell'1,6% nel 2024. Rispetto alle proiezioni dello staff dell'Eurosistema di dicembre 2021, le prospettive di crescita sono state riviste al ribasso di 0,5 punti percentuali per il 2022 principalmente a causa dell'impatto della crisi ucraina sui prezzi dell'energia, sulla fiducia e sul commercio.

A seguito di una serie di shock eccezionali sui prezzi dell'energia, il conflitto in Ucraina implica che l'inflazione complessiva dovrebbe rimanere a livelli molto elevati nei prossimi mesi, prima di rallentare lentamente verso l'obiettivo. Si prevede una media del 5,1% nel 2022, del 2,1% nel 2023 e dell'1,9% nel 2024. Le pressioni sui prezzi a breve termine sono aumentate in modo significativo, in particolare quelle relative alle materie prime petrolifere e del gas. Rispetto alle proiezioni degli esperti dell'Eurosistema di dicembre 2021, in termini cumulativi nell'orizzonte di proiezione, l'inflazione complessiva è stata rivista in modo sostanziale al rialzo, soprattutto nel 2022. Questa revisione al rialzo riflette le recenti sorprese dei dati, l'aumento dei prezzi dellematerie prime energetiche, le pressioni al rialzo più persistenti dovute a interruzioni dell'offerta e crescita salariale più forte, legata anche al previsto aumento del salario minimo in Germania.

A causa della notevole incertezza sull'impatto del conflitto in Ucraina sull'economia dell'area dell'euro, oltre allo scenario di base, sono ipotizzabili due ulteriori scenari:

  • uno scenario "sfavorevole" presuppone che alla Russia vengano imposte sanzioni più severe, causando alcune interruzioni nelle catene del valore globali. I continui tagli alle forniture di gas russo porterebbero a costi energetici più elevati e tagli alla produzione dell'area dell'euro, ma ciò sarebbe solo temporaneo poiché si assisterebbe alla sostituzione con altre fonti energetiche. Inoltre, le tensioni geopolitiche rimarrebbero più sostenute, determinando ulteriori perturbazioni finanziarie e un'incertezza più persistente. In tale scenario, la crescita del PIL dell'area dell'euro sarebbe inferiore di 1,2 punti percentuali rispetto alla linea di base 2022, mentre l'inflazione sarebbe superiore di 0,8 punti percentuali. Le differenze sarebbero più limitate nel 2023. Nel 2024, la crescita sarebbe in qualche modo più forte rispetto allo scenario di base poiché l'economia recupera terreno dopo il maggiore impatto negativo sull'attività economica nel 2022 e nel 2023. Con il riequilibrio dei mercati del petrolio e del gas, i forti picchi dei prezzi dell'energia si allenta gradualmente, determinando un calo dell'inflazione al di sotto della linea di base, soprattutto nel 2024;

  • uno scenario più "severo" comprende, oltre alle caratteristiche dello scenario avverso, una reazione più forte dei prezzi dell'energia a tagli più stringenti dell'offerta, una revisione maggiore sui mercati finanziari e maggiori effetti di secondo impatto dall'aumento dei prezzi dell'energia. Questo scenario implicherebbe una crescita del PIL nel 2022 di 1,4 punti percentuali al di sotto della linea di base, mentre l'inflazione sarebbe superiore di 2,0 punti percentuali. Anche nel 2023 si vedrebbero una crescita significativamente più bassa e un'inflazione più elevata, rispetto allo scenario di base. Una maggiore persistenza delle perturbazioni innescate dalla guerra implica che, nel 2024, gli effetti di recupero sulla crescita sarebbero relativamente modesti.

Come già detto le recenti tensioni geopolitiche internazionali hanno finora determinato un eccezionale aumento delle quotazioni delle commodity energetiche e alimentari che dovrebbe colpire in misura maggiore i paesi europei fortemente dipendenti dalle importazioni di gas naturale russo. La crisi si è inserita all'interno di un periodo di ripresa economica internazionale caratterizzata da un particolare dinamismo degli scambi mondiali.

Il 2021 si è chiuso, infatti, con un ulteriore aumento del commercio mondiale di merci in volume (+1,1% in termini congiunturali a dicembre) che ha portato l'incremento annuo al 10,3%, su livelli decisamente superiori a quelli del periodo pre-covid. Il PMI globale sui nuovi ordinativi all'export di febbraio, rilevato però prima dell'inizio dell'invasione dell'Ucraina, manteneva un orientamento favorevole. Al momento, nonostante le sanzioni economiche e finanziarie nei confronti della Russia, la trasmissione della crisi attraverso il canale commerciale è ancora limitata. Le quote di esportazioni dell'area euro, Stati Uniti e Cina verso la Russia sono infatti contenute.

A inizio anno, l'economia cinese ha mostrato un rinnovato dinamismo con una ripresa degli scambi con l'estero. Le esportazioni tra gennaio e febbraio sono cresciute del 16,3% in termini tendenziali e le importazioni del 15,5%. Le prospettive economiche rilevate dai PMI Caixin di febbraio suggeriscono una stabilizzazione dell'attività economica nei prossimi mesi. Il peggioramento dell'indice dei servizi è stato compensato da un miglioramento di quello del settore manifatturiero, lasciando l'indicatore composito marginalmente sopra la soglia di espansione. La modesta esposizione commerciale e finanziaria verso la Russia e la minore dipendenza energetica rispetto all'Europa dovrebbe limitare per il momento gli effetti della guerra sugli Stati Uniti. Il principale elemento di rischio per l'economia americana rimane dunque l'elevata inflazione trainata anche dalle pressioni al rialzo provenienti dal mercato del lavoro vicino al pieno impiego.

La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a febbraio è diminuita per il secondo mese consecutivo condizionata dai timori legati agli effetti negativi dell'inflazione. Nonostante l'acuirsi delle tensioni geopolitiche, la Federal Reserve dovrebbe continuare il processo di normalizzazione della politica monetaria, con i primi rialzi dei tassi attesi già a partire dalla riunione di marzo.

[Fonti: ISTAT ed ECB]

Dati Riassuntivi:

PIL: + 7,5%

Tasso di Inflazione: + 5,7% (variazione su base annua) Disoccupazione: 8,8% (dato aggiornato a gennaio 2022)

[Fonti: ISTAT]

Sviluppo della domanda e andamento dei mercati in cui opera la società

Il mercato digitale italiano ha continuato la sua ripresa ed ha terminato il 2021 in aumento (+5,5% rispetto al 2020). Tutti i comparti fanno registrare un segno positivo ad eccezione del segmento dei Servizi di Rete. Nei prossimi tre anni (2022-2024) continuerà ad aumentare il volume d'affari del digitale, grazie anche all'impatto positivo delle risorse e delle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il mercato digitale in Italia nel primo semestre 2021 è stato caratterizzato da una ripartenza degli investimenti ICT, che avevano invece fatto registrare una contrazione nel primo semestre dello scorso anno a causa dell'emergenza pandemica. Il mercato digitale nel primo semestre del 2021 si è attestato a 36.069 milioni di euro (+5,7% rispetto al primo semestre 2020). In crescita il comparto dei Dispositivi e Sistemi (9.836 milioni di euro, +11,9%), quello dei Software e Soluzioni ICT (3.653 milioni di euro, +8,2%), dei Servizi ICT (6.431 milioni di euro, +8%) e dei Contenuti e Pubblicità Digitale (6.513 milioni di euro, +9,2%). I Servizi di Rete hanno invece registrato un'ulteriore contrazione (9.636 milioni di euro, -4,1%).

Per quanto riguarda le dinamiche della seconda metà del 2021, tutti i comparti (ad eccezione dei Servizi di Rete) hanno confermato la loro crescita e con un trend in miglioramento rispetto alle previsioni pubblicate lo scorso luglio. Tra le maggiori differenze rispetto alle previsioni di luglio si evidenziano: un aumento dei Dispositivi e Sistemi grazie alla crescita maggiormente sostenuta nei segmenti degli apparecchi TV, dei personal computer e dei device mobili; una crescita ulteriore del segmento software per effetto del processo di accelerazione della digitalizzazione in tutti i comparti; una previsione in aumento dei contenuti digitali a causa soprattutto delle maggiori crescite registrate nel segmento del Digital Advertising.

Sulla base di queste considerazioni per il triennio 2022-2024 si prevede che la crescita continui portando il mercato a 79.286 milioni di euro (+5,1%) nel 2022, a 83.270 milioni di euro (+5%) nel 2023 e a 87.328 milioni di euro (+4,9%) nel 2024.

Nel triennio 2022-2024, i principali driver tecnologici continueranno a essere i Digital Enabler, che già negli ultimi anni hanno dato un forte impulso al mercato digitale: Cloud Computing, Big Data, Intelligenza Artificiale, IoT, Cybersecurity.

Comportamento della concorrenza

A causa dell'emergenza Covid, molte aziende che fornivano servizi IT generalisti si sono concentrate su servizi innovativi legati alla digital transformation, aumentando la pressione competitiva nel segmento su cui MAPS principalmente opera. La creazione di un'offerta credibile in questo segmento necessità di tempi adeguati e quindi gli eventuali effetti di questa nuova tendenza si potranno valutare nei prossimi esercizi.

Clima sociale, politico e sindacale

Il clima sociale e sindacale può ritenersi sostanzialmente stabile. La loro evoluzione dipenderà dall'andamento dell'epidemia Covid-19 nel corso dei prossimi mesi e dalla tenuta della ripresa economica iniziata nel primo semestre ma che adesso viene minacciata dalle tensioni inflazionistiche di cui sopra.

Andamento della gestione nei settori in cui opera la società

Per quanto riguarda la Vostra società l'esercizio 2021 ha evidenziato ricavi leggermente inferiori alle attese ed in sostanziale parità rispetto al 2020.

La componente "Progetti software" ha incontrato alcune difficoltà mentre la crescita delle linee di business basate su soluzioni proprietarie, in particolare ESG (rappresentazione del valore non finanziario di enti ed aziende) ha parzialmente compensato i risultati negativi della prima.

Nel mercato dell'energy, anche a seguito delle tensioni crescenti sui prezzi delle materie prime energetiche, si registra forte interesse alla revisione dei modelli di business basati sulla flessibilità, ambito in cui il Gruppo ha fortemente investito negli ultimi anni. Peraltro, l'interesse riscontrato sulle soluzioni di Maps in ambito Energy non ha avuto riscontri decisivi sui ricavi 2021.

Nell'esercizio sono proseguite le attività per fare progredire l'attuale offerta e la proposizione sul mercato, continuando gli investimenti sulle nostre soluzioni proprietarie e rafforzando i team operativi, soprattutto nell'ambito della gestione del rapporto con i clienti.

MAPS S.P.A.

Sintesi del bilancio (dati in Euro)

31/12/2021

31/12/2020

31/12/2019

Ricavi

11.366.728

11.848.291

10.001.300

Margine operativo lordo (M.O.L. o Ebitda)

(422.710)

(308.384)

1.225.631

Reddito operativo (Ebit)

(731.672)

(12.885)

1.214.192

Utile (perdita) d'esercizio

(261.008)

152.878

723.977

Attività fisse

15.175.539

10.012.519

5.369.395

Patrimonio netto complessivo

14.855.060

10.683.915

8.790.279

Posizione finanziaria netta

(2.809.597)

(2.369.177)

818.785

Nella tabella che segue sono indicati i risultati conseguenti negli ultimi tre esercizi in termini di valore della produzione, margine operativo lordo e il Risultato prima delle imposte.

31/12/2021

31/12/2020

31/12/2019

Valore della produzione

11.098.042

11.027.557

11.705.274

Margine operativo lordo

(422.710)

(308.384)

1.225.631

Risultato prima delle imposte

(802.149)

64.354

1.034.823

Principali dati economici

Il conto economico riclassificato della società confrontato con quello dell'esercizio precedente è il seguente (in Euro):

31/12/2021

31/12/2020

Variazione

Ricavi netti Costi esterni

Valore Aggiunto

10.885.080 4.193.435 6.691.645

11.282.483 5.198.865 6.083.618

(397.403) (1.005.430)

608.027

Margine Operativo Lordo

(422.710)

(308.384)

(114.326)

Risultato Operativo

(1.213.320)

(578.693)

(634.627)

Risultato Ordinario

(802.149)

64.354

(866.503)

Risultato prima delle imposte

(802.149)

64.354

(866.503)

Costo del lavoro

7.114.355

6.392.002

722.353

Ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti

790.610

270.309

520.301

Proventi non caratteristici

481.648

565.808

(84.160)

Proventi e oneri finanziari

(70.477)

77.239

(147.716)

Rivalutazioni e svalutazioni

Imposte sul reddito

(541.141)

(88.524)

(452.617)

Risultato netto

(261.008)

152.878

(413.886)

I costi esterni comprendono la variazione delle rimanenze (A2 e B11), i costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (B6), i costi per servizi (B7), la svalutazione crediti (B10d), accantonamento per rischi (B12) e gli oneri diversi di gestione (B14).

I proventi non caratteristici si riferiscono principalmente a contributi c/esercizio.

A migliore descrizione della situazione reddituale della società si riportano nella tabella sottostante alcuni indici di redditività confrontati con gli stessi indici relativi ai bilanci degli esercizi precedenti.

31/12/2021

31/12/2020

31/12/2019

ROE netto

0,01

0,09

ROE lordo

0,01

0,13

ROI

0,00

0,08

ROS

(0,07)

0,00

0,12

Il ROE netto è dato dal rapporto tra l'utile netto d'esercizio ed il Patrimonio netto. Il rapporto misura la redditività del capitale proprio.

Il ROE lordo è calcolato come sopra ma considerando il risultato prima delle imposte.

Il ROI è dato dal rapporto tra il reddito operativo ed il capitale investito nell'attività. Poiché il Roi prescinde dai risultati economici delle gestioni finanziarie, straordinaria e fiscale, esprime l'efficienza reddituale intrinseca dell'impresa.

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Maps S.p.A. published this content on 11 April 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 13 April 2022 11:04:02 UTC.