L'azienda petrolifera statale brasiliana Petrobras inizierà quest'anno ad acquistare partecipazioni in progetti nazionali di energia eolica e solare onshore per creare un portafoglio di energia rinnovabile di circa 2 gigawatt (GW), ha dichiarato l'amministratore delegato dell'azienda a Reuters.

Petroleo Brasileiro sta cercando di acquistare partecipazioni in attività già operative, ha detto Jean Paul Prates in un'intervista telefonica durante il fine settimana, mentre l'azienda cerca di dare il via alla sua transizione energetica verde per volere del Presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

I piani di Petrobras riflettono un cambio di rotta rispetto alla precedente amministrazione brasiliana sotto l'ex Presidente Jair Bolsonaro, il cui governo ha cercato di vendere le attività e di concentrarsi sull'esplorazione e la produzione in acque profonde.

Prates non ha specificato quanto l'azienda investirà quest'anno in progetti nazionali di energie rinnovabili. Entro il 2028, l'azienda prevede di investire 5,2 miliardi di dollari in energia solare ed eolica, secondo il suo piano aziendale di novembre.

"Il mercato vedrà che la transizione sarà portata avanti in modo deciso e responsabile e lo riconoscerà", ha detto Prates, che si aspetta che le acquisizioni favoriscano il prezzo delle azioni di Petrobras.

All'inizio di questo mese, il responsabile della transizione energetica di Petrobras, Mauricio Tolmasquim, ha dichiarato a Reuters che l'azienda ha escluso di investire in progetti solari ed eolici stranieri.

Prates ha aggiunto che Petrobras è in attesa dell'approvazione di un quadro normativo per l'eolico offshore da parte del Congresso brasiliano, che dovrebbe essere approvato entro la fine del 2023. L'anno scorso, Petrobras ha presentato i primi studi per l'eolico offshore, in collaborazione con la norvegese Equinor.

"Praticamente regneremo da soli in questo mercato", ha detto Prates. "Questa è la nostra grande scommessa".

Prates ha detto che si aspetta che i prezzi del carburante rimangano stabili in Brasile, nonostante il conflitto nel Mar Rosso, grazie alle misure istituite l'anno scorso che svincolano i prezzi del carburante locale dai parametri internazionali. (Servizio di Rodrigo Viga, scrittura di Fabio Teixeira, editing di Nick Zieminski)