(Alliance News) - L'indice Mib cede terreno venerdì, per posizionarsi su quota 26.900 punti, con le sale trading che hanno valutato i dati economici di giornata. La crescita dell'occupazione statunitense è stata nettamente superiore alle aspettative il mese scorso, secondo i dati di venerdì, facendo apprezzare il dollaro e riportando i riflettori sulla Federal Reserve, che questa settimana ha rallentato il ritmo dei rialzi dei tassi con "soli" 25 punti.

Secondo il Bureau of Labor Statistics, le buste paga non agricole statunitensi sono aumentate di 517.000 unità a gennaio, quasi il doppio rispetto alle 260.000 unità di dicembre. Secondo FXStreet, il dato di gennaio ha superato di gran lunga il consenso di 185.000 unità.

Nel Vecchio continente, invece, secondo i dati pubblicati dall'Eurostat venerdì, a dicembre i prezzi alla produzione industriale sono aumentati dell'1,1% nell'Eurozona e dell'1,2% nell'UE, rispetto al mese precedente. Nel novembre 2022, i prezzi sono diminuiti dell'1,0% nell'area dell'euro e dello 0,9% nell'UE. A dicembre 2022, rispetto a dicembre 2021, i prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 24,6% nell'area dell'euro e del 25,2% nell'UE.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,6% a 26.950,74.

Il Mid-Cap ha chiuso in verde dello 0,5% a 46.677,93, lo Small-Cap in verde dello 0,3% a 30.073,34, mentre l'Italia Growth ha terminato in rialzo dello 0,5% a 9.591,99.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è salito dello 0,9%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in ribasso dello 0,2%. Il FTSE 100 di Londra ha chiuso invece in verde dell'1,0%, dopo avare toccato un livello record a quota 7.907 punti.

Sul listino principale di Piazza Affari, in vetta si vede Pirelli, in verde del 3,6% in scia all'attivo della vigilia con l'1,6%.

Buona seduta anche per i petroliferi Saipem e la controllante Eni, su rispettivamente dell'1,6% e dello 0,7%.

Ferrari cede il 2,0% il giorno dopo aver reso noti i risultati preliminari relativi al quarto trimestre e ai dodici mesi conclusi il 31 dicembre 2022, riportando un utile netto per l'intero anno pari a EUR939 milioni, in aumento del 13% rispetto all'anno precedente, quando ammontava a EUR833 milioni. Per quanto l'utile netto del quarto trimestre, questo si attesta a EUR221 milioni nel 2022 da EUR214 milioni nel quarto trimestre 2021.

CNH Industrial - in calo dell'1,1% - ha reso noti giovedì i risultati del quarto trimestre e dell'anno 2022, il primo come player in Agriculture e Construction, confermando che il consiglio di amministrazione intende raccomandare un dividendo annuo per azione di EUR0,36. Nei 12 mesi al 31 dicembre, il gruppo ha realizzato un utile netto pari a USD2,04 miliardi in crescita da USD1,80 miliardi del 2021. La società ha altresì annunciato che il consiglio di amministrazione ha deciso il delisting da Euronext Milano e "che gli azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo NYSE", come spiega la società in una nota.

Nexi cede invece il 2,8%, oggetto di profit taking dopo tre sedute di buoni rialzi.

Sul Mid-Cap, Iren cede il 3,7% dopo due sedute chiuse in saldo attivo.

Webuild - che ha ceduto lo 0,3% - ha comunicato venerdì di aver firmato il contratto per l'acquisto di Clough, rilevando oltre EUR4 miliardi di backlog e garantendo 1.100 posti di lavoro. L'integrazione di Clough in Webuild creerà un gruppo tra i maggiori player in Australia e tra i più storici. I progetti inclusi nel perimetro di acquisizione sono tra le più importanti infrastrutture in corso di realizzazione in Australia e Papua Nuova Guinea e l'accordo raggiunto tra Deloitte e Webuild ne facilita la consegna per i governi, le comunità locali e le imprese coinvolte.

Piaggio si è apprezzato dell'1,0%. Da menzionare la scorsa settimana la company della Vespa ha reso noti giovedì i dati preliminari dell'esercizio 2022 riportando ricavi consolidati al 31 dicembre per EUR2,09 miliardi, in aumento del 25% rispetto ai EUR1,67 miliardi registrati in tutto il 2021.

Seduta positiva per Salvatore Ferragamo, che sale dell'1,3% dopo l'1,5% di passivo della vigilia.

Sullo Small-Cap, Trevi Finanziaria sale dell'8,6% a EUR0,4550, alla sua terza seduta da rialzista.

Alkemy sale invece oltre il 13%. La società ha comunicato mercoledì di aver lanciato una divisione interna dedicata ai fondi, "in grado di supportare la strategia e sviluppare il business delle partecipate in portafoglio con l'obiettivo di accelerarne la crescita sfruttando al meglio tutte le leve del digitale", scome spiegato in una nota.

algoWatt - in calo del 2,1% - ha annunciato una partnership strategica con la controllata TerniEnergia Progetti - system integrator e O&M provider nel settore delle energie rinnovabili - e Wegreenit, general contractor in operazioni di efficientamento energetico.

Risanamento è in rosso dell'1,8%, dopo che il consiglio di amministrazione ha fatto sapere giovedì di aver preso visione dei risultati preliminari per il 2022, per cui la società ha riportato un risultato netto negativo per EUR53,8 milioni da EUR24,9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

Fra le PMI, Finanza.Tech cede invece il 3,9% a EUR0,8210.

Nelle retrovie si vede anche Franchetti, che cede il 2,5%, mentre Grifal arretra del 2,1% in scia la rosso della vigilia con lo 0,7%.

Fra i rialzisti, Growens si allunga oltre il 21%. La company ha fatto sapere venerdì che il consiglio di amministrazione ha deliberato di approvare la sottoscrizione di un accordo vincolante per la cessione del ramo d'azienda di Growens relativo alla business unit MailUp e delle partecipazioni detenute in Contactlab Spa, Acumbamail SL, MailUp Nordics A/S e la sua controllata Globase International Aps a TeamSystem Spa per un controvalore complessivo pari a EUR70 milioni su base cash/debt free.

Fope sale invece del 5,0%, in scia al verde della vigilia con il 3,2%.

A New York, il Dow sta raccogliendo lo 0,2%, il Nasdaq sale dello 0,1%, mentre l'S&P 500 sta cedendo lo 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0833 contro USD1,0917 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2071 da USD1,2255 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,14 al barile contro USD82,70 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.867,23 l'oncia da USD1.919,70 l'oncia della scorsa seduta.

Nel calendario macroeconomico di lunedì, arriva l'indice delle PMI costruzioni alle 0930 CET dalla Germania, così come della Francia e dell'Eurozona. Alle 1030 CET, sarà la volta di quello del Regno Unito.

Alle 100 CET sarà la volta del dato sulle vendite al dettaglio dell'Eurozona.

Nel pomeriggio, dagli States, alle 1730 CET l'asta dei buoni del Tesoro a tre mesi.

Fra le società, attesi i risultati di Anima Holding, Credito Emiliano, Medica e Nusco.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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