Prostatype Genomics AB ha annunciato che i risultati intermedi di 180 pazienti su un totale di circa 500 nello studio di follow-up a lungo termine in corso presso l'Akademiska University Hospital di Uppsala, in Svezia, con il test genetico Prostatype® dell'Azienda, mostrano un'eccellente accuratezza di Prostatype® anche dopo 20 anni di follow-up dalla diagnosi. Nessuno dei pazienti analizzati, classificati a basso rischio da Prostatype®, è morto a causa del cancro alla prostata durante i 20 anni di follow-up. I risultati intermedi dello studio di Uppsala, insieme ai dati dello studio statunitense in corso con Prostatype® e ai dati di altri studi condotti, saranno inclusi nell'imminente richiesta Medicare dell'Azienda negli Stati Uniti, con l'obiettivo di ottenere l'approvazione di Prostatype® per il rimborso nel quarto trimestre 2024.

I dati intermedi completi dello studio di Uppsala saranno presentati alla conferenza annuale dell'American Urological Association (AUA) negli Stati Uniti nel maggio 2024, una delle principali conferenze scientifiche nel campo dell'urologia a livello globale. La domanda Medicare dell'azienda per ottenere l'approvazione di Prostatype® per il rimborso negli Stati Uniti, con presentazione prevista nel secondo trimestre del 2024 e approvazione prevista nel quarto trimestre del 2024, includerà i dati dello studio in corso negli Stati Uniti, oltre ai dati di altri studi, tra cui lo studio di Uppsala. Gli Stati Uniti sono il mercato più grande al mondo per i test genetici dei pazienti con cancro alla prostata conclamato, con vendite annuali attuali di circa 2 miliardi di corone svedesi (200 milioni di dollari).

2 miliardi di corone svedesi (200 milioni di dollari) e l'Azienda stima che il potenziale di mercato totale negli Stati Uniti sia di circa 6 miliardi di corone svedesi (600 milioni di dollari) all'anno. Il test genetico Prostatype® viene utilizzato come guida supplementare per gli urologi nella scelta del tipo di trattamento per i pazienti con diagnosi di cancro alla prostata.

Il cancro alla prostata colpisce circa un uomo su otto, di cui circa il 50-90% viene sottoposto a un trattamento radicale. Secondo la valutazione dell'Azienda, circa un terzo di questi trattamenti radicali potrebbe essere evitato o posticipato se i pazienti fossero classificati correttamente in base al rischio.