Le case automobilistiche cinesi BYD e MG, una filiale di SAIC, stanno aspettando la conferma dei nuovi dazi doganali europei sulle importazioni di veicoli elettrici prodotti in Cina prima di decidere eventuali aumenti di prezzo in Europa per compensare l'impatto delle sovrattasse, hanno dichiarato a Reuters fonti vicine ai due gruppi.

La scorsa settimana, la Commissione Europea ha deciso di imporre dazi doganali aggiuntivi fino al 38,1% sui veicoli elettrici cinesi importati a partire dall'inizio di luglio, con la motivazione che l'industria cinese beneficia di sussidi che distorcono la concorrenza.

Salvo un compromesso tra Europa e Cina nel frattempo, i dazi doganali provvisori entreranno in vigore il 4 luglio, con l'obiettivo dell'esecutivo europeo di renderli definitivi a novembre.

Questa decisione, denunciata da Pechino come protezionistica, ha sollevato il timore di ritorsioni da parte della Cina.

Ad oggi, solo Tesla ha dichiarato che prevede di aumentare il prezzo del suo Modello 3 per compensare il costo più elevato alle frontiere europee, ma gli analisti prevedono che anche altri produttori che producono in Cina saranno costretti a trasferire parte del costo extra ai consumatori.

Fonti vicine a BYD e MG hanno detto che non ci sarà alcuna decisione sulle tariffe per i clienti prima del 4 luglio.

MG è esposta a sovrattasse del 38,1%, oltre all'attuale 10% di dazi doganali, mentre per BYD i nuovi dazi ammontano al 17,4%.

I due produttori cinesi non sono stati immediatamente disponibili per un commento.

Una portavoce di Dacia, il marchio low-cost di Renault, la cui Primavera elettrica importata dalla Cina sarà soggetta a un supplemento del 21%, ha dichiarato questa settimana che un annuncio sul prezzo dell'auto non era "in programma". (Relazioni di Gilles Guillaume, con Zoey Zhang a Shanghai, a cura di Blandine Hénault)