Dall'accumulazione all'accelerazione. Il timing sembra opportuno per posizionarsi sul titolo Schneider Electric SE e anticipare un recupero rialzista del trading range.
Riassunto
● La società gode di fondamenta solide. Oltre il 70% delle aziende presenta dati peggiori in termini di crescita, redditività, indebitamento e visibilità.
● Il punteggio ESG Refinitiv dell'azienda, basato su una classifica relativa al suo settore di attività, risulta particolarmente positivo.
Punti forti
● Negli ultimi 12 mesi, le aspettative di reddito futuro sono state riviste più volte al rialzo.
● La visibilità sulle prossime attività del gruppo è eccellente. Gli analisti del settore hanno opinioni convergenti sui futuri ricavi dell'azienda. Questa bassa dispersione delle stime conferma la buon
● In generale, la società ha registrato risultati sopra il consensus degli analisti con tassi di sorpresa complessivamente positivi.
Punti deboli
● Rispetto al valore dei suoi attivi tangibili, la valorizzazione dell'azienda appare relativamente elevata.
● L'opinione media del consensus degli analisti che seguono il caso è peggiorata negli ultimi quattro mesi.
● Negli ultimi dodici mesi, il consensus degli analisti è stato fortemente rivisto al ribasso.
Schneider Electric SE guida la trasformazione digitale della gestione dell'energia e dell'automazione nelle case, negli edifici, nei centri dati, nelle infrastrutture e nelle industrie. Con una presenza in oltre 115 Paesi, Schneider Electric SE è il leader indiscusso nella gestione dell'energia - media tensione, bassa tensione e energia sicura - e nei sistemi di automazione. L'azienda fornisce soluzioni integrate di efficienza che combinano gestione dell'energia, automazione e software. L'ecosistema che ha costruito le consente di collaborare sulla sua piattaforma aperta con un'ampia comunità di partner, integratori e sviluppatori, per offrire ai suoi clienti sia il controllo che l'efficienza operativa in tempo reale. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (3,9%), Europa occidentale (16,8%), Stati Uniti (19,9%), Nord America (23%), Cina (8,6%), Asia/Pacifico (19,3%) e altro (8,5%).