ZURIGO (awp/ats/awp) - Sika ha registrato una crescita delle vendite nella prima metà dell'anno, sulla quale però hanno pesato i costi legati all'importante acquisizione di MBCC, ex divisione di prodotti chimici per l'edilizia della tedesca BASF. La redditività del gruppo con sede a Baar (ZG), attivo nelle specialità chimiche, ne ha risentito.

Il fatturato è aumentato dell'1,8% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 5,35 miliardi di franchi, ha comunicato oggi Sika. In valuta locale l'aumento è stato molto più forte, pari al 7,9%, ma ben lontano dal 19,5% registrato nei primi sei mesi del 2022. Il CEO Thomas Hasler, citato nella nota, ha indicato che, come ampiamente previsto, le condizioni si sono rivelate difficili nella prima metà dell'anno. Il gruppo di Baar ha calcolato un impatto valutario negativo del 6,1%.

Tutte le regioni hanno registrato un aumento delle vendite in valuta locale. La regione Europa, Medio Oriente e Africa ha registrato la crescita più debole (+3,2%, rispetto al 12,9% di un anno prima), frenata da Germania, Austria, Svizzera ed Europa orientale. Il Covid ha continuato a influenzare gli affari in Asia, dove le vendite sono progredite del 10,1% (17,0% in precedenza).

Anche nella regione America l'incremento dei ricavi ha rallentato, passando all'11% dal 35,8% dei 12 mesi precedenti. L'inflazione, l'aumento dei tassi di interesse e la carenza di manodopera edile spiegano questa tendenza. La crescita in questa regione è attribuibile all'acquisizione di MBCC.

Obiettivi precisati alla luce di MBCC

L'utile operativo Ebit è diminuito di oltre un quinto (-21,6%) a 660,4 milioni di franchi a causa di effetti straordinari e di una base di confronto sfavorevole (dovuta a una cessione nel primo semestre del 2022). Al netto di questi effetti, il margine operativo è migliorato di 0,6 punti percentuali, attestandosi al 14,0%. L'Ebit rettificato è stato di 749,9 milioni, rispetto ai precedenti 701,6 milioni.

L'acquisizione di MBCC ha comportato costi una tantum di 28 milioni di franchi, oltre a 89,5 milioni di franchi per l'integrazione della società. I costi legati a questa operazione dovrebbero raggiungere i 200 milioni, di cui 167,8 milioni sono già stati contabilizzati, precisa Sika che conta 33'000 dipendenti.

L'utile netto è sceso del 31,2% a 411,9 milioni di franchi. Nel complesso, le cifre pubblicate da Sika sono stati inferiori alle aspettative degli analisti interpellati dall'agenzia AWP.

Il flusso di cassa operativo è stato di 316,5 milioni di franchi, contro i 39,7 milioni del periodo gennaio-giugno 2022.

Per l'esercizio 2023, la direzione conta ora su una crescita delle vendite superiore al 15% in valuta locale, tenendo conto del contributo di MBCC, ora consolidato. Finora l'obiettivo era una progressione del 6-8% senza MBCC. L'Ebit dovrebbe crescere ancora di più, senza tener conto dell'influenza dell'acquisizione di MBCC.