La produzione di idrogeno è vista come un ruolo importante nei tentativi di tagliare le emissioni e decarbonizzare le economie, e si prevede che la domanda cresca fortemente nei prossimi anni.

L'offerta di De Nora consisterà in azioni nuove ed esistenti e i proventi dell'IPO saranno usati per finanziare la crescita, specialmente nel segmento dell'idrogeno, ha detto una fonte familiare con la questione.

La quotazione è prevista per il secondo trimestre dell'anno, ha aggiunto la fonte.

L'azienda è controllata dalla famiglia De Nora con una quota del 64%, mentre le restanti azioni sono di proprietà dell'italiana Snam. Entrambi gli investitori rimarranno nell'azienda dopo l'IPO, ha aggiunto la fonte.

L'azienda ha rilasciato una breve dichiarazione confermando la sua intenzione di fluttuare.

Nel 2020 il gruppo italiano Snam ha comprato una quota di De Nora da Blackstone in un accordo che valuta la società di energia pulita a circa 1,2 miliardi di euro incluso il debito.

De Nora, che opera anche nel settore del trattamento dell'acqua, è un produttore leader di elettrodi che vengono usati in dispositivi chiamati elettrolizzatori che generano idrogeno verde senza carbonio.

Il gruppo, che nel 2021 ha riportato entrate per 616 milioni di euro con un utile principale di 127 milioni di euro, ha una partecipazione del 34% in Nucera, una joint venture di elettrolizzatori con la tedesca ThyssenKrupp che è coinvolta in diversi grandi progetti globali di idrogeno.

Thyssenkrupp ha detto all'inizio di quest'anno che quoterà Nucera nella prima metà del 2022 se opterà per tale mossa. A novembre gli analisti valutavano Nucera tra i 3 e i 6 miliardi di euro.

Per l'IPO di De Nora, Goldman Sachs e Credit Suisse agiscono come coordinatore globale congiunto e come bookrunner, insieme a Mediobanca, Unicredit e Bank of America.

(1 dollaro = 0,8801 euro)