Stellantis, il produttore di automobili Fiat, mercoledì ha firmato ulteriori accordi con i sindacati in Italia per i licenziamenti volontari, il che significa che la casa automobilistica potrebbe tagliare la sua forza lavoro per un totale di oltre 3.000 ruoli nel Paese.

Mercoledì sono stati raggiunti nuovi accordi per oltre 1.000 licenziamenti presso gli stabilimenti in Italia, tra cui Melfi, Pomigliano d'Arco e Termoli, sia per gli operai di linea che per altre funzioni, ha detto il sindacato FIOM in una dichiarazione, anche se non ha firmato gli accordi.

I tagli sono in parte motivati dalla transizione verso un'energia più pulita nel settore.

Si aggiungono ad accordi simili annunciati martedì per le attività di Stellantis nella città di Torino, con oltre 1.500 licenziamenti volontari, e per l'impianto di produzione di motori a Pratola Serra, con 100 posti di lavoro in più.

Non è ancora stato firmato un accordo per lo stabilimento di Cassino, un altro grande impianto di assemblaggio di Stellantis in Italia.

L'azienda ha proposto 850 licenziamenti volontari per quel sito, aveva detto martedì la FIOM, ma si prevede che l'accordo finale con i sindacati si stabilizzi su una cifra inferiore. Un altro accordo dovrebbe riguardare l'impianto di produzione di furgoni di Atessa, nel centro Italia.

Un portavoce di Stellantis ha confermato i nuovi accordi firmati mercoledì, nell'ambito di un quadro concordato con i sindacati la scorsa settimana.

"Fanno parte delle iniziative messe in atto da Stellantis per affrontare gli effetti del processo di transizione energetica e tecnologica in corso... anche sull'occupazione", ha detto il portavoce.

Si tratta di iniziative su base strettamente volontaria, rivolte principalmente ai dipendenti vicini all'età pensionabile o desiderosi di cogliere nuove opportunità professionali, ha ribadito il portavoce.

Stellantis impiega circa 43.000 persone in Italia, di cui circa 15.000 nell'area di Torino, nel nord-ovest italiano, la sede storica di Fiat, che si è fusa con il produttore di Peugeot PSA per creare Stellantis.

I pacchetti di licenziamento volontario sono stati lo strumento principale utilizzato da Stellantis per tagliare la sua forza lavoro in Italia, che ammontava a circa 55.000 persone quando il gruppo è stato costituito all'inizio del 2021.

La casa automobilistica, che mercoledì ha ribadito che l'Italia ha un ruolo centrale nelle sue operazioni globali, sta trattando con il Governo italiano le condizioni che le consentiranno di aumentare la produzione annuale nel Paese a un milione di veicoli, rispetto ai circa 750.000 dello scorso anno. (Servizio di Giulio Piovaccari, a cura di Keith Weir)