(Alliance News) - Martedì, i mercati azionari europei sono diretti verso un'apertura in rialzo, con il miglioramento della propensione al rischio, anche se i forti dati economici statunitensi e i segnali aggressivi della Federal Reserve hanno smorzato le aspettative di taglio dei tassi di interesse per la riunione di marzo.

Le piazze asiatiche - nello specifico Cina e Hong Kong - sono balzate dopo che le autorità della seconda economia mondiale hanno adottato misure per arrestare una recente svendita di titoli, mentre la maggior parte dei mercati dell'Asia-Pacifico hanno registrato un calo.

Secondo una dichiarazione della commissione cinese per i titoli e la regolamentazione, ciò "guiderebbe gli investitori istituzionali a entrare nel mercato con maggiori sforzi". Ciò avviene in un momento in cui l'evidente mancanza di stimoli mirati da parte di Pechino ha pesato sul sentiment del mercato.

Il FTSE Mib, quindi, avanza di 135,00 punti, dopo avere chiuso su dello 0,8% a 30.952,79 ieri sera.

In Europa, il FTSE 100 di Londra avanza di 47,80 punti, il CAC 40 di Parigi avanza di 44,00 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte si posiziona rialzista con 73,00 punti.

Fra i listini minori, il Mid-Cap, lunedì, ha ceduto lo 0,3% a 45.082,06, lo Small-Cap ha chiuso in calo dello 0,7% a 27.476,91 e l'Italia Growth è avanzato dello 0,3% a 8.275,16.

Sul listino principale di Piazza Affari, ieri sera, UniCredit si è confermato il miglior performer come in apertura - chiudendo in rialzo dell'8,1% - dopo aver condiviso in mattinata i risultati consolidati di gruppo al 31 dicembre, con l'esercizio che si chiude con un utile netto di EUR8,6 miliardi in rialzo di oltre il 50% rispetto all'anno precedente. Il gruppo ha chiuso con un ROTE al 16,6% dal 10,7% dell'esercizio precedente. Nel 2023, l'utile netto contabile ha raggiunto la cifra record di EUR9,5 miliardi, più alta di EUR3,0 miliardi rispetto al 2022.

Bene Banca Monte dei Paschi di Siena, su del 3,8%, e STMicroelectronics, in verde del 2,5%.

Bene anche gli altri bancari, con BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Banca Mediolanum che hanno registrato guadagni compresi tra il 2,5% e l'1,2%.

Tra i rialzisti, in minoranza, Leonardo ha chiuso in verde dell'1,6% dopo aver firmato un memorandum of understanding con l'Autorità Generale per l'Industria Militare dell'Arabia Saudita.

"Il MoU copre ampi settori nei quali Leonardo vanta consolidate competenze tecnologiche, inclusi spazio, elicotteri, sensori ed elettronica, combattimento aereo, integrazione multi-dominio, sistemi a pilotaggio remoto, tecnologie digitali, servizi e processi di industrializzazione", come si legge nella nota di stampa.

Stellantis ha chiuso in calo dello 0,8%. Rumor e indiscrezioni sull'operazione con Renault si sono susseguiti per tutto il weekend, fin quando stamani John Elkann, presidente di Stellantis, ha provato a smentire: "Non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori. La società è concentrata sull'esecuzione del piano strategico "Dare forward" e nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati per rafforzare l'attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l'Italia".

Renault ha invece fatto sapere che non intende commentare semplici voci e questa, secondo molti osservatori, sarebbe una porta aperta. Così continuano non solo le voci, ma anche le proiezioni, che ovviamente partono dagli assetti azionari.

Snam - in rosso dell'1,3% - ha fatto sapere lunedì che lancerà, con il supporto di Confindustria, a partire dal 7 febbraio un market test sulla domanda di idrogeno in Italia e, in collaborazione con Eni, una raccolta di manifestazioni di interesse non vincolanti per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna, nell'ambito del progetto di carbon capture and storage lanciato nei mesi scorsi.

Sul fondo si sono piazzate Telecom Italia e Tenaris, in calo del 4,3% e del 3,3%.

Sul Mid-Cap, Maire Tecnimont - in rosso dell'1,4% - lunedì ha fatto sapere di essersi aggiudicata un FEED da MadoquaPower2X per lo sviluppo di un impianto integrato di idrogeno e ammoniaca verde nella zona industriale di Sines, in Portogallo.

Arnoldo Mondadori Editore - in rosso dello 0,9% - ha fatto sapere giovedì che la propria controllata Mondadori Libri Spa ha perfezionato l'acquisizione del 51% del capitale sociale di Star Shop Distribuzione Srl, operativa nel segmento dei fumetti con editoria e gadget e attiva in particolare nella distribuzione di editori terzi nel canale delle fumetterie e nella gestione di punti vendita - diretti e affiliati - nel medesimo segmento.

Il prezzo, definito sulla base di un Enterprise Value relativo al 100% della società di EUR9 milioni, è di EUR4,6 milioni.

Credem, Saras e Intercos hanno chiuso sul podio, con rialzi del 3,4%, 3,0% e 2,6% rispettivamente.

Sullo Small-Cap, Safilo Group - giù dell'1,1% - ha fatto sapere venerdì di aver firmato un accordo per l'acquisizione di una quota di minoranza in Spaarkly, azienda nativa digitale specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative di e-commerce attraverso la tecnologia della realtà aumentata.

CY4Gate ha chiuso giù dell'8,9% dopo aver fatto sapere venerdì che il consiglio di amministrazione ha esaminato alcuni dati preliminari relativi al 2023, che includono ordini per EUR73 milioni in crescita del 22% rispetto al 2022. I ricavi passano a EUR65,0 milioni in aumento del 20% rispetto al consuntivo 2022 e in linea rispetto al risultato pro-forma full year 2022.

In vetta hanno concluso Italian Exhibition Group, con un rialzo del 4,6%, e GPI, che ha guadagnato il 3,5%.

Geox - in calo dell'1,7% - ha reso noti giovedì i ricavi consolidati preliminari dell'esercizio 2023 che sono risultati pari a EUR719,6 milioni in diminuzione del 2,2% rispetto all'esercizio precedente, quando erano pari a EUR735,5 milioni, in crescita dello 0,3% a cambi costanti, condizionati principalmente dall'andamento negativo del canale DOS - Directly Operated Store, negozi a gestione diretta - e solo parzialmente compensati delle performance positive del canale Multimarca.

Fra le PMI, Jonix ha chiuso in rialzo dell'1,7%. Lunedì ha comunicato di aver chiuso il 2023 con ricavi di EUR1,4 milioni rispetto a EUR4,4 milioni dell'anno precedente.

I ricavi realizzati all'estero sono pari a EUR440.000 e al 31% del totale rispetto a EUR2,5 milioni del 2022, che erano pari al 58% del totale. L'Italia evidenzia ricavi pari a EUR980.000 rispetto a EUR1,9 milioni del 2022.

Franchetti ha fatto meglio di tutti con un rialzo del 12%, che ha portato il prezzo a EUR4,84 per azione.

A New York, lunedì, il Dow Jones ha ceduto lo 0,7%, l'S&P ha chiuso dello 0,3%, mentre il Nasdaq ha lasciato sul parterre lo 0,2%.

Fra le piazze asiatiche, lo Shanghi Composite sta avanzando del 3,2%, l'Hang Seng segna un più 4,1%, mentre il Nikkei ha lasciato sul parterre lo 0,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0760 contro USD1,0733 registrato in chiusura azionaria europea di lunedì, mentre la sterlina vale USD1,2564 da USD1,2528 di lunedì sera.

Il Brent vale USD78,11 al barile contro USD77,38 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.028,53 l'oncia da USD2.021,59 l'oncia di lunedì sera.

Il calendario di martedì prevede alle 0930 CET l'indice PMI di S&P Global sul settore edile italiano, tedesco, francese e dell'Eurozona.

Alle 1000 CET, dall'Italia, in arrivo l'indice di fiducia delle aziende e dei consumatori mentre alla stessa ora l'Eurostat renderà note le aspettative di inflazione dei consumatori nell'area dell'euro.

Alle 1030 CET in UK è previsto l'indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni mentre alle 1100 CET dalla Germania usciranno i dati sulle auto immatricolate e nell'Eurozona le vendite al dettaglio.

Nel pomeriggio, dal Canada arriveranno i permessi di costruzione e alle 1800 CET le immatricolazioni delle auto in Italia.

A Piazza Affari sono attesi i risultati di alcune banche - Intesa Sanpaolo, FinecoBank e Banca Popolare di Sondrio - insieme a quelli di Anima Holding e Medica, tra gli altri.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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