MILANO (MF-DJ)--Un anno senza Fiat. Il prossimo 16 gennaio Stellantis spegnerà la prima candelina.
È già tempo per un bilancio della fusione fra Fca e Peugeot, scrive Milano Finanza, in attesa della prossima pubblicazione del piano industriale del costruttore. Con una premessa: nonostante il mercato abbia premiato il titolo con un rialzo del 41,5% in borsa, fra pandemia e carenza di semiconduttori non è stato un esordio semplice per la casa guidata dall'ex ceo di Psa, Carlos Tavares, e presieduta dal numero uno di Exor, John Elkann. E a posteriori viene da chiedersi se senza l'aggregazione con i francesi il Lingotto avrebbe avuto la forza di resistere alla tempesta perfetta abbattutasi sull'auto nel 2021.
Stellantis N.V. figura tra i principali costruttori automobilistici mondiali. L'attività del gruppo è organizzata essenzialmente attorno a 4 poli :
- vendita di autovetture e veicoli commerciali: marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys;
- vendita di veicoli di lusso : marchi Maserati e DS Automobiles;
- vendita di attrezzature automobilistiche: sistemi interni, sedili auto, esterni auto, sistemi di controllo delle emissioni, ecc. ;
- altro: finanziamento delle vendite (acquisto, noleggio, leasing, ecc.), servizi assistenza post-vendita, ecc.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Paesi Bassi (0,8%), Nord America (46,7%), Francia (9,5%), Brasile (7,3%), Italia (6,2%), Germania (5,5%), Regno Unito (4,4%), Cina (0,6%) e altri paesi (19%).