CERNOBBIO (MF-DJ)--"L'autorevole messaggio" del presidente della
Repubblica Sergio Mattarella "ha invitato a insistere sulla necessitá di
un "bilancio comune" per l'Unione europea, di "maggior allineamento nelle
politiche fiscali, politiche di incentivo e politiche di genere. Tutto
questo va portato a livello europeo e l'Europa può essere un continente
guida. C'è chi ha detto che l'Europa non può essere a lato o addirittura
lasciata fuori nella competizione tra America e Cina: l'Europa deve essere tra America e Cina e inserirsi in un mondo tripolare".
Lo ha affermato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo,
interpellato a margine del Forum Ambrosetti 2021 sulle parole del
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Il messaggio centrale è che l'Europa c'è, prima di tutto. L'Europa sta andando avanti. La crisi pandemica ha dato un forte impulso ad andare avanti, la cancelliera Merkel e la sua pupilla von der Leyen hanno dato spinta formidabile in questa operazione. L'Europa è cambiata quindi messaggio di Mattarella invita tutti a prendere atto di questo cambiamento che sotto la spinta delle circostanze ha permesso di superare, di andare oltre i trattati. Però adesso c'è bisogno di adeguare i trattati, di dare una base sicura a questo nuovo modo di operare dell'Europa. Quando Mattarella parla di situazioni in altre parti del mondo che possono riflettersi lì c'è anche il cambiamento climatico", ha proseguito.
"Mattarella è sempre conciso nei suoi messaggi, ma ha sempre una
visione di lungo termine e dall'alto. Su Next Generation Ue ha detto che
la dimensione operativa di questo nuovo piano è nuova. Che vuol dire,
traduco io, che è al di lá dei trattati, infatti ha subito aggiunto che
bisogna inserirla in un nuovo trattato che sostituisca quello di Lisbona,
che è giá in lavorazione. Maastricht è entrato in vigore nel 1993, 14
anni dopo Lisbona, sono passati altri 14 anni ed è ora di cambiare", ha
proseguito.
"Poi ha dato un'altra indicazione: l'Europa non può non interessarsi
della sicurezza e della pace, quindi serve una politica estera comune e
anche una politica della sicurezza comune. E ha aggiunto che l'Europa non
può disinteressarsi di quello che succede in altre parti del mondo se le
sue conseguenze si ribalteranno sui popoli dell'Europa. Quindi è un
messaggio che si è ampliato, è diventato larghissimo, di lungo periodo e
molto ambizioso dal punto di vista istituzionale".
Il presidente ha quindi parlato delle sfide tecnologiche che attendono
le banche. L'occasione è stata offerta dalle parole del ministro per
l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao,
secondo cui i tempi sono maturi per la nascita di un gigante tecnologico
europeo. "E' assolutamente un bene, noi siamo obbligati a investire
tantissimo in tecnologia e lo dobbiamo fare perchè ai clienti serve e se
non gliela offriamo noi la vanno a prendere da qualcun altro. Quindi noi
dobbiamo investire in digitalizzazione, capacitá di calcolo, capacitá di
memoria, in cybersecurity e siamo obbligati ad andare a comprare fuori
dall'Europa", ha aggiunto. "Noi stiamo investendo in cloud computing e
abbiamo trovato una combinazione con Tim e Google, dove Tim mette quello
che sa fare Tim che è una societá di" Tlc "e poi c'è da mettere il
software. E naturalmente dobbiamo fare molta attenzione alla difesa della
privacy dei nostri clienti perchè i dati vanno sul cloud e allora avere
un gigante europeo o piú giganti europei tra i quali si può scegliere
per essere sicuri che i dati rimangono qua, sarebbe meglio".
cce
MF-DJ NEWS
0418:05 set 2021
(END) Dow Jones Newswires
September 04, 2021 12:05 ET (16:05 GMT)