Secondo l'associazione, a fronte dell'aspetto positivo rappresentato dalla mossa del fondo Usa "perché mette un punto fermo nella disputa in atto tra Vivendi e il top management dell'azienda", il prezzo di 0,505 euro ad azione proposto "è troppo basso", mentre un valore opportuno sarebbe tra 0,7 e 0,8 euro per azione.

Asati, in una nota, ribadisce di essere "fortemente contraria" a uno spezzatino degli asset Tim e, "soprattutto", ad un eventuale cambio dei vertici del gruppo.

"Questi ultimi due cda straordinari sono serviti in qualche modo ad aumentare la tensione sulla dirigenza", dice Asati.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)