MILANO (MF-DJ)--Quando nel weekend sono stati pubblicati i bandi di gara per la copertura ultra broadband delle aree grigie si è capito perché a Roma, a partire dal mondo Cdp, ci fossero perplessità sull'operazione prevista dal fondo Kkr per Tim.

Il problema erano (e sono) i tempi. Perché se davvero l'obiettivo è arrivare a unire le infrastrutture di Telecom Italia con quelle di Open Fiber, va fatto in tempi brevi. Il matrimonio non s'ha da fare se servono troppi mesi e c'era chi addirittura parlava di due se non tre anni. Impensabile. E così oggi nella riunione informale con i consiglieri di Tim il direttore generale Pietro Labriola illustrerà le linee guida di quello che viene chiamato «piano B» che prevederebbe come prima parte, da chiudere nel più breve tempo possibile, la scissione della rete. Gli scogli sono tanti, a partire come evidenziato proprio da MF-Milano Finanza in tempi non sospetti, da quanto debito e quanti dipendenti attribuire alle due società (NetCo e ServiceCo). Ma come spesso accade, quando c'è la volontà, anche politica, di portare a buon fine un'operazione, tutto è più gestibile.

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January 18, 2022 02:16 ET (07:16 GMT)