ROMA (MF-DJ)--Tim rivede le strategie future all'interno delle quali trova spazio il nuovo piano per la scissione della rete. Ieri nel corso della riunione di induction del cda da remoto il dg di Tim, Pietro Labriola, candidato alla nomina al timone dopodomani nel corso di un cda ordinario, ha abbozzato la svolta strategica, tutta da definire, sulla base di un percorso nuovo.

Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che dopo lo split tra ServiceCo e Netco, la prima potrebbe essere utilizzata per fare partnership sul modello di Tim Brasil, di cui Labriola è il capo azienda. In relazione al piano Italia, la controllata carioca ha siglato con la banca C6 un'alleanza su un'offerta integrata di servizi bancari e di tlc facendosi remunerare anche con azioni del gruppo all digital. Analogamente Labriola potrebbe imboccare anche in Italia questa strada siglando partnership in alcune tipologie di servizi, facendosi remunerare dai partner. Una ipotesi potrebbe essere di valorizzare la customer base al servizio di alleanze nei servizi di contenuto digitale da abbinare alla connettività. Un esempio-ipotesi nei servizi innovativi a contenuto editoriale, come la didattica online, meglio i corsi di formazione.

Sarebbe una inversione a U rispetto alla strada su cui Tim ha viaggiato finora, come l'accordo con Dazn dove paga 300 milioni per il servizio di streaming del calcio e che è stato alla base del terzo profit warning. Da quello che trapela, i consiglieri avrebbero chiesto delucidazioni e approfondimenti alla bozza del progetto che verrà approvato da un cda del 2 marzo e presentato al mercato il 3. C'è un mese e mezza circa per affinare il business plan anche nella parte della Netco, che dovrebbe vedere la luce ad esito di una scissione proporzionale, cioè di un operazione societaria che assegnerà agli azionisti, titoli delle società sdoppiate. E' evidente che questo indirizzo presuppone la conferma dell'assetto attuale e quindi è in contrasto con la manifestazione di interesse di Kkr per un'Opa amichevole al prezzo di 0,505 euro. Al limite l'investitore di New York potrebbe entrare nella Netco, al fianco di Cdp che ne sarà il pivot, in un assetto dove non dovrebbe esserci più Vivendi, presente invece nella ServiceCo. Approfondimenti sarebbero stati sollecitati anche sulle ipotesi dello split della società della rete con la ripartizione di debiti (oltre 10 miliardi) e dipendenti (più di 30.000).

pev


(END) Dow Jones Newswires

January 19, 2022 02:26 ET (07:26 GMT)