Il dollaro neozelandese è scivolato martedì dopo che un allentamento delle aspettative sull'inflazione ha ridotto alcune delle scommesse su un possibile rialzo dei tassi, mentre il dollaro australiano ha faticato in mezzo a dati locali misti.

Il dollaro kiwi è sceso dello 0,5% a $0,6098, dopo aver ceduto lo 0,3% anche durante la notte, quando le voci di un altro rialzo dei tassi si sono un po' affievolite. Ora ha un supporto a $0,6080, mentre la resistenza si trova a circa $0,6150.

I dati hanno mostrato martedì che le aspettative di inflazione della Nuova Zelanda sono scese ai minimi di oltre due anni nel primo trimestre, suggerendo che la serie aggressiva di rialzi dei tassi passati è stata in grado di contenere i prezzi elevati. I tassi swap a due anni si sono debitamente ritirati al 5,175%, dai massimi di due mesi e mezzo del 5,245% toccati lunedì.

"Non pensiamo che la RBNZ si faccia prendere dal panico", ha detto Kelly Eckhold, capo economista di Westpac New Zealand, aggiungendo che vede ancora il tasso di liquidità al 5,5% per quest'anno.

"Ma dimenticatevi degli allentamenti nel 2024: non è possibile in base a ciò che vediamo ora. E potremmo tornare a stringere se le condizioni si rivelassero necessarie".

I mercati hanno ridotto le loro scommesse su un rialzo ad appena il 15% quando la RBNZ si riunirà a fine febbraio, rispetto al 40% di un giorno prima. Ora vedono un modesto allentamento di soli 45 punti base quest'anno, in calo rispetto agli oltre 80 punti base di inizio mese.

Il dollaro australiano ha faticato a trovare una direzione in seguito a dati locali contrastanti. Era in calo dello 0,1% a $0,6522, dopo aver mantenuto una posizione per lo più piatta durante la notte, in una sessione festiva diradata.

Il sentimento dei consumatori in Australia è balzato ai massimi di 20 mesi a febbraio, grazie alla speranza che i tassi d'interesse abbiano raggiunto il picco, ma le condizioni degli affari si sono ammorbidite, attestandosi al di sotto della media di lungo periodo.

Nel più ampio mercato del forex, le contrattazioni sono state in gran parte contenute in Asia, con i mercati di Cina e Hong Kong ancora chiusi per festività. L'attenzione sarà rivolta ai dati sull'inflazione al consumo degli Stati Uniti nel corso della giornata, per avere maggiori indizi sulle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve.