Luglio 2013: Sisi, all'epoca capo dell'esercito, depone il primo Presidente eletto a livello popolare in Egitto, Mohamed Mursi dei Fratelli Musulmani, salito al potere dopo la rivolta del 2011 che ha destituito il veterano autocrate Hosni Mubarak.

Agosto 2013: Le forze di sicurezza uccidono centinaia di sostenitori di Mursi in piazza Rabaa al-Adawiya. Da allora è proseguita una vasta repressione della Fratellanza Musulmana, etichettata come organizzazione terroristica da Sisi.

Maggio 2014: Dopo le dimissioni dall'esercito, Sisi viene eletto Presidente in un'elezione schiacciante ma con scarsa affluenza. Il suo unico rivale ottiene solo il 3% dei voti.

Agosto 2015: Con l'obiettivo di aumentare le entrate in dollari, Sisi inaugura un'espansione del Canale di Suez, uno dei numerosi mega-progetti che ha lanciato, tra cui una nuova capitale amministrativa nel deserto a est del Cairo e una rete ferroviaria ad alta velocità.

Novembre 2016: La banca centrale svaluta la sterlina egiziana di circa un terzo e poco dopo il Fondo Monetario Internazionale approva un salvataggio da 12 miliardi di dollari per l'economia in difficoltà e dipendente dalle importazioni.

2016-2017: Sisi attira critiche pubbliche e sfide legali per la decisione di consegnare due isole disabitate del Mar Rosso, Tiran e Sanafir, all'Arabia Saudita, che ha fornito miliardi di aiuti e investimenti all'Egitto durante il suo governo.

Novembre 2017: Un affiliato dello Stato Islamico, la Provincia del Sinai, uccide più di 300 persone in una moschea nella Penisola del Sinai, l'attacco più letale di un'insurrezione che si è intensificata dopo il rovesciamento di Mursi. Sisi lancia un'operazione militare incentrata sul Sinai settentrionale che alla fine consente allo Stato di consolidare la sua presa sulla regione.

Aprile 2018: Sisi viene dichiarato vincitore di una seconda elezione presidenziale nell'aprile 2018, ottenendo nuovamente il 97%. Il principale sfidante è stato arrestato, mentre altri si sono ritirati prima del voto.

Aprile 2019: un referendum approva gli emendamenti costituzionali per estendere il mandato di Sisi e consentirgli di candidarsi per un terzo mandato, oltre ad aumentare la presa sua e dell'esercito sul governo. Gli oppositori definiscono le mosse una "presa di potere".

Marzo 2020: Mentre la pandemia di coronavirus colpisce il lucroso commercio turistico dell'Egitto, i continui afflussi finanziari del Fondo Monetario Internazionale e di altri Paesi permettono a Sisi di portare avanti i mega-progetti, tra cui la nuova capitale.

Febbraio 2022: l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e i rapidi deflussi innescano una serie di forti svalutazioni della sterlina egiziana a partire da marzo, creando una carenza di dollari mentre il Paese precipita in una crisi economica. Molti egiziani, che erano già in difficoltà economiche, si trovano ad affrontare una rapida accelerazione dell'inflazione.

Ottobre 2023: Il conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza mette il vicino Egitto sul palcoscenico diplomatico, mediando le consegne di aiuti e le negoziazioni degli ostaggi, ma rifiutando a gran voce qualsiasi spostamento di massa dei palestinesi.