La Borsa di Parigi probabilmente inizierà la mattinata di martedì senza alcun trend di rilievo, nella sua prima sessione dopo la pubblicazione venerdì di dati piuttosto rassicuranti sull'inflazione negli Stati Uniti. Intorno alle 8.15, il contratto 'future' sull'indice CAC 40 - consegna aprile - ha recuperato 5,5 punti a 8229 punti, suggerendo che l'apertura sarà poco variata.

L'indice di inflazione PCE core, che esclude le voci volatili come l'energia e gli alimenti, è aumentato ad un tasso annuale del 2,8% a febbraio, rispetto all'aumento del 2,9% di gennaio.



Si tratta del livello più basso dal 2021, quando iniziarono ad emergere le prime pressioni inflazionistiche dopo la crisi di Covid. Questi dati - che confermano il rallentamento dell'inflazione al di là dell'Atlantico - potrebbero spingere la Federal Reserve ad abbassare i tassi nel prossimo futuro.



Le statistiche sono state pubblicate venerdì, mentre Wall Street e i mercati azionari europei erano chiusi per il Venerdì Santo. Nonostante questa statistica migliore del previsto, ieri Wall Street ha iniziato il secondo trimestre in modo relativamente poco brillante, con il Dow Jones in calo dello 0,6% e il Nasdaq Composite in rialzo dello 0,1%, a causa dei segnali piuttosto contrastanti provenienti dal settore manifatturiero statunitense.

Tornati davanti ai loro schermi dopo il lungo weekend del Ringraziamento, gli investitori europei saranno probabilmente cauti in vista di una settimana intensa di indicatori economici e discorsi dei funzionari della Fed.



I dati sull'occupazione negli Stati Uniti, che saranno pubblicati venerdì, probabilmente non saranno sufficienti a modificare le aspettative di taglio dei tassi, ma potrebbero fornire ulteriori informazioni sul ritmo del futuro allentamento monetario della Fed. Sul fronte degli indicatori, domani gli investitori prenderanno nota dell'indice ISM dei servizi negli Stati Uniti, nonché degli ultimi dati sull'inflazione nella zona euro.



Il Presidente della Fed Jerome Powell parlerà inoltre mercoledì delle prospettive economiche in occasione di un forum organizzato dall'Università di Stanford (California). Un nuovo episodio di tensione tra Israele e Iran sta inoltre spingendo al rialzo i prezzi del petrolio e i beni rifugio, dopo gli attacchi di Tsahal al consolato iraniano a Damasco, che hanno ucciso diverse persone.





Questa rinnovata tensione, che ha fatto temere un'escalation in Medio Oriente, si riflette sui mercati con un aumento dei prezzi del petrolio, con un barile di greggio leggero statunitense (WTI) in rialzo dello 0,5% a oltre 84,1 dollari. Anche l'oro, i titoli di Stato e il dollaro hanno un andamento favorevole. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.