La Borsa di Parigi probabilmente aprirà con una nota negativa martedì mattina, mentre la Borsa di Tokyo arresta il suo trend rialzista e attende la ripresa delle contrattazioni a Wall Street dopo un lungo fine settimana.



Intorno alle 8.15, il contratto 'future' sull'indice CAC 40 - per la consegna a fine gennaio - era in calo di 25 punti a 7391 punti, suggerendo una nota di debolezza nelle prime contrattazioni. La sessione sarà probabilmente più movimentata del giorno precedente sui mercati azionari con la riapertura di Wall Street dopo il weekend di tre giorni del 'Martin Luther King Jr.



Il CAC ha chiuso la sessione di ieri in calo dello 0,7% a 7.411 punti, tornando al di sotto del suo livello di resistenza intermedio di 7.450 punti in volumi di trading particolarmente limitati, con appena due miliardi di euro scambiati. I contratti futures sugli indici di riferimento della Borsa di New York stanno attualmente suggerendo una ripresa in rosso.



Non sorprende che ieri Donald Trump abbia vinto le primarie repubblicane in Iowa, consolidando il suo status di favorito del Grand Old Party in vista delle elezioni presidenziali di novembre. Gli investitori presteranno molta attenzione ai risultati pre-mercato di Goldman Sachs e Morgan Stanley, due colossi bancari le cui dichiarazioni saranno osservate da vicino a causa della loro importanza per l'economia statunitense.



In Europa, l'indice ZEW del sentimento degli investitori tedeschi sarà pubblicato a fine mattinata, mentre l'economia tedesca ha ufficialmente registrato una contrazione dello 0,3% nel 2023. Gli investitori potrebbero anche reagire alla pubblicazione in tarda mattinata dei dati sull'occupazione nel Regno Unito per il mese di dicembre.





In Asia, la Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,8% martedì, dopo aver toccato un massimo di 34 anni il giorno precedente, ossia dal marzo 1990, sulla base di solidi fondamentali economici e della buona salute delle aziende giapponesi. A dimostrazione del fatto che gli investitori sono meno interessati agli asset più rischiosi, il dollaro, considerato un bene rifugio, sta salendo rispetto all'euro, che è sceso verso 1,0910. Sul mercato obbligazionario, il rendimento dei titoli del Tesoro USA a dieci anni è pari al 3,95%.





L'equivalente tedesco è al 2,23%. I prezzi del petrolio si stanno consolidando in modo modesto dopo il forte aumento della scorsa settimana, dovuto alle tensioni nel Mar Rosso, dove i ribelli Houthi stanno interrompendo il passaggio delle navi attraverso questo canale marittimo. Il Brent è in calo dello 0,1% a 78,2 dollari al barile, mentre il greggio leggero statunitense (West Texas Intermediate, WTI) è in calo dello 0,2% a 72,5 dollari. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.