Il CAC40 ha chiuso la sessione in rialzo di appena lo 0,43% a circa 8045pts, dopo aver guadagnato l'1,4%.

Anche l'Euro-Stoxx50 ha visto il suo rialzo da +1,5% (sopra 5.030pts) a +0,4% (intorno a 4.975) in 1 ora. Wall Street, che ha spazzato via metà delle perdite di venerdì fin dall'inizio (Dow Jones e S&P500 a +0,8/+0,9%, Nasdaq a oltre 0,9%), ha appena perso il 90% della sua avanzata e il Nasdaq è addirittura scivolato di nuovo in rosso.

I mercati azionari avevano ritrovato una parvenza di calma questa mattina - poiché sembra essere arrivato il momento di ricorrere alla diplomazia, secondo i desideri di Joe Biden - ma l'aumento dei tassi di interesse sta creando confusione.

La sorpresa del giorno è il deterioramento dei mercati obbligazionari: il decennale statunitense sale di quasi 14 punti base al 4,632%, i nostri OAT di 8,5 punti base al 2,9450%, i Bund di 8 punti base al 2,435% e i BTP italiani di 9 punti base al 3,83%.



Anche il dollaro continua a salire, guadagnando lo 0,1% rispetto all'euro, che ora si trova al minimo di 1,0640, un livello che non si vedeva dal 2/11/2023. La tensione (geopolitica) si sta quindi chiaramente allentando, con il VIX a -5,5% alle 16.30, il greggio Brent che si consolida da 91 a 89,4 dollari (-0,8%) e l'oro sotto i 2 dollari.



340 dollari, dopo un breve 'picco' a 2.430 dollari venerdì (e una chiusura di circa 2.375 dollari). Gli investitori sembrano quindi concentrarsi sulla 'stagione' dei risultati, che inizia a pieno ritmo questa settimana: circa 44 società dell'indice S&P 500, tra cui sei titoli del Dow Jones, pubblicheranno i loro conti questa settimana. Gli investitori potranno valutare i 'fondamentali' dell'economia attraverso i conti delle società quotate... e c'è molto ottimismo questo lunedì.

Tuttavia, i dati di FactSet prevedono ora solo un aumento dello 0,9% degli utili del gruppo statunitense nel primo trimestre, rispetto al +3,4% di fine marzo.



Mentre la performance di JPMorgan è stata deludente venerdì scorso, i conti di Goldman Sachs - previsti per mezzogiorno - sono stati rassicuranti: 'GS' è poco esposta agli accantonamenti per il rischio di insolvenza sui suoi - praticamente nulli - prestiti in essere a imprese o privati). I risultati di Bank of America e Morgan Stanley, previsti per domani, saranno particolarmente seguiti dai mercati.





Anche gli annunci di Johnson & Johnson, Netflix e Procter & Gamble saranno seguiti con attenzione nei prossimi giorni. In Europa, la settimana sarà dominata mercoledì dai risultati di ASML, una delle forze trainanti del recente rialzo dei mercati europei, e poi di Nokia. Secondo gli analisti, le pubblicazioni favorevoli - e non solo dal settore tecnologico - incoraggerebbero una ripresa del mercato azionario, aumentando l'ottimismo sulle azioni.



In termini di indicatori economici, le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono aumentate di uno 0,7% sequenziale a marzo, in anticipo rispetto alle aspettative del mercato, dopo l'aumento dello 0,9% del mese precedente (rivisto da una stima iniziale di +0,6%). Il Dipartimento del Commercio, che pubblica questi dati, afferma che escludendo il settore automobilistico (veicoli e attrezzature), le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono aumentate dell'1,1% il mese scorso, dopo un aumento dello 0,6% a febbraio.



L'attività manifatturiera ha continuato a contrarsi nella regione di New York ad aprile, rimanendo in territorio negativo per il quarto mese consecutivo. L'indice Empire State - compilato dall'ufficio regionale della Federal Reserve - si è attestato a -14,3 questo mese, rispetto al -20,9 di marzo.

Il sottoindice delle ore lavorate settimanali è quello che si è deteriorato di più, passando a -10,6 rispetto al -10,4 del mese scorso, seguito dal sottoindice delle spedizioni (-14,4 rispetto al -6,9 del mese precedente) e dal sottoindice delle aspettative per i sei mesi a venire, peggiorato da 21,6 a 16,7.





In Europa, la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dello 0,8% nell'Eurozona e dello 0,7% nell'Unione Europea a febbraio rispetto al mese precedente, secondo le stime di Eurostat, dopo un calo del 3% e del 2,7% rispettivamente a gennaio. Gli investitori guarderanno anche a Pechino, dove domani saranno pubblicati i dati del Prodotto interno lordo (PIL) cinese, che forniranno preziosi indizi sulla ripresa della seconda economia mondiale. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.