Il mercato azionario di Parigi è stabile questa mattina intorno ai 7.575 punti, in un atteggiamento di attesa in vista del lungo fine settimana natalizio e della pubblicazione di indicatori cruciali sull'inflazione negli Stati Uniti.



Il trend rimane esitante, in quanto gli investitori continuano a mettere in discussione le politiche monetarie delle principali banche centrali, dovendo al contempo digerire quelli che sono spesso indicatori economici contrastanti. L'inflazione PCE - l'indicatore su cui si basa la Federal Reserve per monitorare il percorso dei prezzi - è prevista per le 14.30 e si prevede un calo rispetto al mese precedente.



Il consenso è per un calo al 3,4% nella versione 'core', ossia escludendo cibo ed energia, a novembre, rispetto al +3,5% di ottobre, aspettative rafforzate dai dati rassicuranti sui prezzi pubblicati la scorsa settimana. 'Se questo è il caso, confermerebbe il perno della Fed verso l'allentamento monetario', affermano gli analisti di Oddo BHF.

Nonostante il tono accomodante adottato dalla banca centrale la scorsa settimana, gli investitori iniziano a temere che la Fed decida di rallentare i tagli dei tassi il prossimo anno, a fronte di un'inflazione persistente e di dati economici solidi.



La sessione di oggi sarà caratterizzata anche dalla pubblicazione degli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, delle vendite di nuove case e della fiducia dei consumatori nel Michigan. Con tutti i mercati Euronext chiusi lunedì e martedì, gli investitori potrebbero anche iniziare a mettere a punto la loro strategia per il 2024 con l'avvicinarsi del nuovo anno.

Con il CAC 40 che ha flirtato per diversi giorni con la storica e difficile soglia dei 7.600 punti, superata la scorsa settimana, ci vorrà un vero e proprio catalizzatore per far muovere gli investitori.



A poche sedute dalla chiusura annuale, l'indice CAC 40 rimane combattuto tra il mantenimento della performance e il rischio di perdere troppo rapidamente il record storico della scorsa settimana", spiegano i grafici di Kiplink. I rendimenti obbligazionari continuano a scendere, con il decennale statunitense al 3,87%, mentre l'equivalente tedesco è scambiato a circa l'1,97%.



L'euro sta salendo rispetto al dollaro per testare i nuovi massimi dall'estate a circa 1,10, in quanto gli investitori scommettono che la Fed statunitense batterà la BCE nel suo primo taglio dei tassi. Il mercato del petrolio continua ad essere sostenuto da fattori geopolitici, in questo caso le tensioni nel Mar Rosso, che più che compensano la prospettiva di un rallentamento dell'attività economica globale. Il greggio Brent è quindi salito dell'1,2% a 80,3 dollari al barile.



Anche l'oro, il bene rifugio per eccellenza, ha raggiunto il massimo storico di 2053 dollari l'oncia (+1%). In altre notizie sulle aziende francesi, Pernod Ricard ha annunciato di aver firmato un accordo per la vendita del marchio Becherovka e degli asset associati, compreso il sito di produzione di Karlovy Vary, al gruppo Maspex.

Fatte salve le consuete condizioni sospensive, la vendita dovrebbe essere completata entro la fine di giugno 2024. Vinci ha annunciato che, tramite la sua filiale locale Seymour Whyte, si è aggiudicata un contratto del valore di oltre 86 milioni di euro per l'ammodernamento della diga di Cressbrook a Toowoomba, vicino a Brisbane, nel Queensland, Australia.



Infine, Neoen annuncia di aver firmato un contratto EPC chiavi in mano con una joint venture di Bouygues Construction Australia e Bouygues Energies & Services, dando ufficialmente il via alla costruzione della centrale solare di Culcairn nello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud. Copyright (c) 2023 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.