Un rialzo a Wall Street ha permesso al mercato azionario parigino di uscire da un lungo periodo di ribassi tra il -0,3% e il -0,4% intorno al perno di 6.985 punti (tra le 11.00 e le 16.45) e di scendere di appena il -0,15%, riportandolo sopra i 7.000 punti.



Il CAC40 continua ad essere penalizzato da Alstom (-1,7%), Total (-1,8%) e Renault (-3%,2), seguiti da Edenred (-4,5%). L'Euro-Stoxx50 cancella il suo -0,4% per tornare in equilibrio a circa 4.000pt.160, mentre Wall Street, che aveva riaperto senza direzione (spread negativi inferiori allo 0,1% sui 3 principali indici statunitensi), ha optato per il 7° rialzo consecutivo (e l'8° per il Nasdaq, che ha guadagnato lo 0,8%): il Nasdaq è passato da 12.600 a 13.635 punti, ossia +8,2% in linea retta dal 26 ottobre, e potrebbe registrare la sua migliore chiusura dall'11 ottobre (13.659).


Tuttavia, gli analisti sottolineano che l'ambiente attuale rimane sufficientemente fragile da far prevalere la cautela per il momento. Molti strateghi sottolineano che le previsioni macroeconomiche stanno diventando sempre più cupe, il che potrebbe avere un impatto negativo sulla performance del mercato azionario nei prossimi mesi.

Ci sono pochi dati in agenda questo martedì: il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato a 61,5 miliardi di dollari a settembre (rispetto ai 58,7 miliardi di dollari di agosto, rivisti da una stima iniziale di 58,3 miliardi di dollari), secondo il Dipartimento del Commercio.

Questo ampliamento del deficit del 4,9% mese su mese riflette un aumento del 2,7% delle importazioni statunitensi di beni e servizi, a 322,7 miliardi di dollari, che ha superato l'aumento del 2,2% delle esportazioni, a 261,1 miliardi di dollari.

I T-Bond statunitensi si sono ridotti di -8 punti al 4,586%, con spread identici osservati in Europa dopo un calo da +10 a +11 punti il giorno precedente. I Bund si sono ridotti di -7,3 punti al 2,6640% e i nostri OAT di -8 punti al 3,2600%.



Sul mercato dei cambi, l'euro è in calo dello 0,45% rispetto al biglietto verde, a 1,0675 dollari. Il 'fatto del giorno' potrebbe essere il forte calo del prezzo del greggio Brent, che è in calo del 3%: un barile è scambiato a 82,7 dollari, mentre il WTI è in calo del 3% a 78,5 dollari.

Per quanto riguarda le altre notizie sulle aziende francesi, Teleperformance ha pubblicato ieri sera le vendite del terzo trimestre di 199 milioni di euro, in calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il gruppo punta ad una crescita organica di circa il 6% (escludendo l'impatto della volatilità dei tassi di cambio nei Paesi iperinflazionati) e ad un obiettivo di margine EBITA del 16% per il 2023.

Capgemini annuncia un fatturato del terzo trimestre 2023 pari a 5,48 miliardi di euro, in calo dell'1,3% su base riferita ma in crescita del 2,3% a tassi di cambio costanti e del 2% su base organica.

In occasione della pubblicazione della trimestrale, Engie ha alzato la sua guidance per il 2023, con un utile netto ricorrente (quota di gruppo) previsto ora tra i 5,1 e i 5,7 miliardi di euro (invece di 4,7-5,3 miliardi di euro), ribadendo al contempo la sua politica dei dividendi.




Infine, Saint-Gobain annuncia di aver firmato un contratto di acquisto di energia elettrica rinnovabile (PPA) di 14 anni con Alpiq Energie France, che copre l'acquisto di energia elettrica prodotta da due parchi solari situati nella Mosella. Copyright (c) 2023 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.