MILANO (awp/ats/ans) - Ampliano il calo le principali borse europee dopo l'avvio debole dei listini Usa. Dopo dati migliori delle stime sul fronte delle richieste di sussidi e del Pil trimestrale negli Stati Uniti, nelle sale operative si scommette su una nuova stretta delle Fed sui tassi dopo quella dello scorso 14 dicembre.

A parte Londra (+0,15%), prevale il segno meno con Francoforte che cede lo 0,87%, Milano lo 0,70%, Zurigo lo 0,68% e Parigi lo 0,61%.

Permane la tensione sui titoli di Stato, pur con il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi che si assesta a 211 punti. Sale di 6,9 punti sia il rendimento annuo italiano al al 4,482%, sia quello tedesco al 2,37%.

Frenano i titoli del settore petrolifero nonostante il rialzo del greggio (Wti +1,01% a 79,13 dollari al barile) con l'attenuazione delle restrizioni anti-Covid in Cina e all'indomani di scorte Usa inferiori alle stime. Gira in calo Eni (-0,21%), riduce la corsa Saipem (+0,6%), mentre resistono TotalEnergies 8+0,83%), Shell (+0,72%) e BP (+0,23%).

Ampliano il calo gli automobilistici Volkswagen (-4,15%), Volvo (-2,93%), Stellantis (-2,9%), Porsche (-2,44%), Renault (-2,25%) e Mercedes (-2,1%). Peggiorano anche i produttori di microprocessori Nordic (-1,54%), Stm (-2,46%) ed Infineon (-1,2%).

Proseguono in ordine sparso le banche, con il rally di Mps (+5,72%). Frenano Bper (-0,74%), Unicredit (-0,63%), Intesa (-0,45%) e Banco Bpm (-0,41%). In calo anche Santander (-0,93%) e Sabadell (-0,5%), poco mosse Commerzbank (+0,34%) e Crédit Agricole (+0,31%).