FRANCOFORTE (awp/ats/ans) - Partono forte le borse europee, mentre sul mercato si torna a scommettere che la stretta monetaria in corso potrebbe raggiungere presto il suo picco e iniziare a rallentare. Indizi in tal senso arrivano dalla banca centrale australiana, che ha alzato i tassi di solo lo 0,25%, al di sotto delle attese del mercato.

A spingere gli investitori ad una scommessa rischiosa, che ha già provocato scottature dopo il rally sfumato di agosto, è stato l'indice Ism manifatturiero americano, sceso ieri ai minimi da due anni. Un segnale di raffreddamento dell'economia a stelle e strisce che potrebbe portare la Federal Reserve - nonostante la retorica rialzista che i suoi componenti continuano a propagare - a rallentare il rialzo del costo del denaro.

Parigi avanza così dell'1,9%, Francoforte dell'1,8%, Londra dell'1,2% e Milano del 2,1%. Zurigo (+1,6%) non si sottrae al movimento generale, con Credit Suisse (+4,3%) per una volta ispirata.

Contribuisce a ridare un po' di fiducia alle borse il calo del prezzo del gas, che aggiorna i minimi da luglio (-3,4% a 164 euro al megawattora) grazie alle temperature miti nel continente. Sale invece il petrolio (+0,4% a 83,9 dollari al barile il wti), che consolida il rally di ieri, in vista del taglio alla produzione che potrebbe varare domani l'Opec+. In recupero anche l'euro che sale dello 0,5% a 0,988 sul dollaro.