(Alliance News) - Piazza Affari ha chiuso in calo venerdì - virando in rosso nella seconda parte della seduta -, ponendo fine al trend rialzista durato cinque sedute con l'indice che ha poggiato l'asticella a quota 28.687 e con le sale trading sempre più attente al possibile percorso da parte della Federal Reserve, dopo il report sull'inflazione americana che ha sorpreso i mercati con un dato sotto le stime.

Seppure i mercati stiano scontando un aumento da 25 punti base per la riunione di fine luglio, la maggioranza degli osservatori spinge sull'ipotesi che il ciclo di rialzo dei tassi - dati economici permettendo - sia prossimo al capolinea.

Come scritto in un focus dalla banca olandese ABN-AMRO giovedì, "il rapporto ci dà maggiore convinzione che luglio sarà l'ultimo rialzo del ciclo in corso, con un rialzo di settembre che sembra improbabile supponendo che le attuali tendenze dei dati persistano".

"Il nostro scenario di base continua ad essere che la Fed inizi a tagliare i tassi il prossimo marzo. Tuttavia, continuiamo a vedere il rischio che l'inflazione dei servizi mantenga una crescita dei prezzi più ampia al di sopra dell'obiettivo della Fed a medio termine, con il rischio quindi che i tassi rimangano restrittivi più a lungo", ha concluso l'economista della banca olandese.

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Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,4% a 28.663,30.

Fra le altre piazze europee, il CAC 40 di Parigi ha chiuso su dello 0,1%, il DAX 40 di Francoforte ha ceduto lo 0,2%, mentre il FTSE 100 di Londra ha chiuso poco sopra la parità.

Fra i listini minori meneghini, il Mid-Cap è calato dello 0,2% a 42.778,21, lo Small-Cap ha finito in rosso dello 0,3% a 26.608,08 mentre l'Italia Growth ha chiuso in rosso dello 0,2% a 9.086,52.

Fra le blue chip, FinecoBank è avanzata dell'1,5%, alla sua terza seduta da rialzista.

Banca Monte dei Paschi di Siena è salito dell'1,7%, che ha messo a segno la sua sesta seduta di fila sul lato dei rialzisti.

Prysmian Group - in ribasso dell'1,3% - giovedì ha sottoscritto con un pool di primarie banche nazionali ed internazionali il rinnovo di una linea di credito revolving a lungo termine sustainability linked del valore di EUR1 miliardo.

Eni ha invece ceduto l'1,4%, oggetto di profit taking dopo cinque sedute chiuse sul lato dei rialzisti.

Cede terreno anche la controllata Saipem, con il titolo che si è contratto dell'1,7%. Da segnalare che mercoledì Marshall Wace ha alzato la posizione corta sul titolo allo 0,6% dallo 0,48%.

Sul segmento cadetto, forza sul titolo Cementir Holding, che ha portato a casa il 4,0% a EUR7,72 per azione mettendo a segno la quarta seduta in saldo attivo.

Juventus Football Club - in rialzo dello 0,8% - giovedì sera ha confermato di aver iniziato la procedura di uscita dal progetto Super Lega. La società ha ribadito di essere al corrente della necessità che, affinché il recesso produca i suoi effetti, Real Madrid, FC Barcelona e degli altri club coinvolti nel progetto diano il loro consenso.

Credito Emiliano ha invece raccolto il 3,2%, con nuovo prezzo a EUR7,457 per azione. Sul titolo si è registrato un alto volume di scambi, pari a oltre 519.000 pezzi rispetto a una media giornaliera a tre mesi di circa 216.000.

Brunello Cucinelli ha chiuso in rosso del 3,6%, facendo seguito alla flessione della vigilia con lo 0,2%. Si segnala che la società ha comunicato giovedì di aver chiuso il primo semestre con ricavi in aumento del 31% su base annua, a EUR543,9 milioni da EUR415,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, in Italia, le vendite sono aumentate del 24% a EUR60,9 milioni, in Europa - Italia esclusa - sono cresiute del 23% a EUR141,9 milioni, nelle Americhe sono migliorate del 24% a EUR189,0 milioni e in Asia sono salite del 56% a EUR152,2 milioni.

Industrie de Nora ha invece ceduto il 4,1% a EUR20,34 per azione, nonostante abbia fatto sapere venerdì che la controllata De Nora Italy Hydrogen Technologies Srl - DNHIT - e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy hanno firmato il decreto di concessione che riconosce a DNHIT un importo pari a EUR32,25 milioni in forma di contributo alla spesa per il progetto Gigafactory in joint venture con Snam Spa a valere sul Fondo IPCEI.

Sullo Small-Cap, Tessellis ha chiuso in rialzo del 7,5%, in scia all'attivo della vigilia, seppure con lo 0,6%.

Restart solleva invece l'asticella del 4,6%. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2007 - dall'inizio dell'anno segna un meno 31% circa.

Banca Profilo ha chiuso in rialzo dell'1,0% dopo aver fatto sapere venerdì di aver recepitor le linee guida che la capogruppo Arepo BP ha identificato come direttrici strategiche per lo sviluppo delle attività del gruppo nei prossimi tre anni, che verranno tradotte in un nuovo piano industriale 2024-2026 previsto entro la fine dell'anno. I principali obiettivi del nuovo piano riguardano il salto dimensionale delle attività di Private e Investment Banking finalizzato alla ottimizzazione della redditività dei business, il consolidamento della capacità reddituale a bassa volatilità sviluppata dalla Finanza, il rafforzamento degli investimenti effettuati nel fintech, con particolare focus su intelligenza artificiale e asset digitali e l'ulteriore aumento della remunerazione degli azionisti sfruttando solidità e redditività.

Fra le note negative, Softlab ha chiuso sotto del 4,1%, con prezzo a EUR1,64 per azione. Il titolo ha toccato in giornata il nuovo minimo di 52 settimane a quota EUR1,58 per azione.

Rosso anche per d'Amico, alla sua quinta seduta consecutiva sul lato dei ribassisti con un calo del 3,6%.

Fra le PMI, Datrix ha chiuso in rialzo dell'8,0%, con un volume di quasi 137.000 pezzi scambiati contro una media giornaliera a tre mesi di circa 8.800.

Casta Diva Group ha raccolto il 9,5%, dopo aver comunicato giovedì che il proprio board ha deciso di staccare un dividendo straordinario per un controvalore complessivo di EUR4,0 milioni.

Growens si è apprezzato del 6,6% dopo aver fatto sapere giovedì in serata che il consiglio di amministrazione ha approvato le linee guida di un'operazione che prevede la promozione, previo ottenimento della necessaria autorizzazione assembleare, di un'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale su massime 2,6 milioni di azioni ordinarie proprie corrispondenti a circa il 17% della totalità delle azioni ordinarie emesse per un corrispettivo unitario di EUR6,80 pari a un controvalore complessivo massimo di EUR18,0 milioni.

Health Italia ha chiuso in calo del 4,1%, dopo aver comunicato giovedì di aver approvato il piano industriale 2023-2026, prevedendo ricavi tra EUR50,0 milioni ed EUR52,0 milioni a fine piano. L'Ebitda è stimato tra EUR12,0 milioni ed EUR14,0 milioni e la Posizione finanziaria netta positiva tra EUR15,0 milioni ed EUR16,0 milioni.

A New York, giovedì, il Dow Jones sta salendo dello 0,2% così come l'S&P, mentre il Nasdaq sta salendo dello 0,4%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1242 contro USD1,1191 di giovedì in chiusura azionaria europea, mentre la sterlina vale invece USD1,3121 da USD1,3100 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD79,96 al barile contro USD80,41 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.958,73 l'oncia da USD1.960,57 l'oncia di giovedì sera.

Nel calendario macroeconomico di lunedì, alle 0400 CEST, sono in arrivo il Prodotto Interno Lordo e il tasso di disoccupazione della Cina mentre, alle 1000 CEST, dall'Italia sarà la volta della bilancia commerciale.

Nel pomeriggio, dagli USA, alle 1730 si terrà un'asta dei buoni del Tesoro a tre e sei mesi.

Fra le società di Piazza Affari, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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