(Alliance News) - Piazza Affari prosegue in calo la seduta di venerdì, dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione dell'Italia e dell'Eurozona e prima di quelli sul mercato del lavoro degli USA.

L'inflazione italiana continua a rallentare a dicembre, chiudendo l'anno in deciso calo rispetto all'anno precedente, come reso noto dall'Istat venerdì.

I prezzi al consumo sono saliti dello 0,6% su base annua a dicembre dopo essere aumentati dello 0,7% a novembre.

In media, nel 2023, i prezzi al consumo registrano una crescita del 5,7% da quella dell'8,1% del 2022. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi, i prezzi al consumo crescono del 5,1% dal 3,8% dell'anno precedente e, al netto dei soli energetici, del 5,3% dal 4,1% del 2022.

Secondo una stima flash dell'Eurostat pubblicata venerdì, l'inflazione annuale dell'Eurozona dovrebbe attestarsi al 2,9% nel mese di dicembre, dal minimo di oltre due anni del 2,4% registrato a novembre, ma leggermente al di sotto del consenso di mercato del 3,0%.

Il FTSE Mib è in calo dello 0,3% a 30.175,32, il Mid-Cap cede l'1,4% a 43.257,81, lo Small-Cap perde l'1,0% a 27.665,38 e l'Italia Growth è in calo dello 0,1% a 8.290,10.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in calo dello 0,9% a 7.651,16, il CAC 40 di Parigi cede l'1,1% a 7.370,28 e il DAX 40 di Francoforte perde lo 0,8% a 16.481,70.

Leonardo cede l'1,0% a metà seduta dopo aver chiuso in testa ieri a seguito dell'upgrade da parte di Bernstein, che ora ha una valutazione 'outperform' sul titolo della difesa, migliorandola dalla precedente di 'market-perform'.

Peggio di tutti fa ancora Recordati, come in avvio, che ha accentuato il calo iniziale, portandolo al 2,3%.

Male anche STMicroelectronics e Campari, in rosso dell'1,7% e del 2,2%, rispettivamente mentre non brilla ancora Brunello Cucinelli, in rosso del 2,3%, alla sua terza settimana sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari.

Sul Mid-Cap, Saras paga dazio per il prezzo del barile e cede il 5,4% a metà seduta, con ben 10,5 milioni di pezzi passati di mano in pochi minuti.

Male anche Seco, in rosso del 2,9%, e OVS, in calo dell'1,7% al giro di boa dell'ultima seduta della settimana.

Bene solo Ariston Holding, in rialzo del 2,1%, con 430.000 azioni scambiate. Il valore di un'azione è di EUR6,2150 a metà giornata.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Aeroporto Guglielmo Marconi Di Bologna sale dell'1,0% dopo aver fatto sapere che, nel 2023, ha definitivamente superato i livelli di traffico pre-pandemia e ha registrato il miglior anno della propria storia, arrivando a sfiorare i 10 milioni di passeggeri.

Nel dettaglio, l'aeroporto ha registrato quasi 10 milioni di passeggeri, pari a una crescita del 17% sul 2022 e del 6,0% sul 2019.

Dopo un inizio anno ancora "tiepido", con numeri in aumento sul 2022 ma ancora inferiori allo stesso periodo del 2019, dal mese di maggio si è registrata la prima inversione di tendenza, con il dato progressivo dei passeggeri in campo positivo dello 0,5% anche rispetto all'ultimo anno senza Covid.

ePrice cede il 10% dopo aver ricevuto la seconda richiesta di conversione di due obbligazioni da parte di Negma Group Investment in due giorni.

I bond rientrano nelle prime due tranche - da complessive 161 obbligazioni - del prestito obbligazionario convertibile sottoscritto da Negma e i due in questione hanno un controvalore complessivo di EUR20.000.

Vola Bioera, su dell'8,1%, con il titolo riammesso agli scambi dopo essere stato sospeso per eccesso di volatilità in avvio di seduta.

Tra le PMI quotate a Milano, Vantea SMART sale del 4,6% dopo aver comunicato venerdì di essere stata ammessa al finanziamento regionale dell'Abruzzo per il progeto WTTM.

La società riceverà un contributo a fondo perduto di EUR560.000 per un progetto il cui importo complessivo è di EUR800.000. Il progetto WTTM – Welcome To The Machine prevede il disegno e la sperimentazione di un framework di cybersecurity da applicare alle aziende che operano nel mondo automotive.

Tra i pochi titoli scambiati, eVISO registra la miglior performance, complice un rialzo del 7,2%, mentre Fenix Entertainment si piazza sul lato opposto, con un calo dell'11%.

In Asia, il Nikkei ha chiuso venerdì in rialzo dello 0,3% a 33.377,42, lo Shanghai Composite ha perso lo 0,9% a 2.929,18 e l'Hang Seng ha ceduto lo 0,7% a 16.535,33.

A New York, alla chiusura di giovedì, il Dow ha finito in lieve rialzo a 37.440,34, il Nasdaq ha perso lo 0,6% a 14.510,30 e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,3% a 4.688,68.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0909 contro USD1,0956 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì mentre la sterlina vale USD1,2657 da USD1,2790 di ieri sera.

Il Brent vale USD78,13 al barile contro USD76,74 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.037,97 l'oncia da USD2.044,62 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di venerdì prevede, dagli USA, alle 1430 CET, il report sulle buste paga del settore non agricolo e il tasso di disoccupazione. Alle 1600 CET, sarà la volta del report sui beni durevoli; alle 1900 CET dei dati di Baker Hughes; e alle 2130 CET, come di consueto il venerdì, sarà la volta del COT Report.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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