I prezzi del rame si sono stabilizzati venerdì dopo una settimana di forti perdite, grazie alla speranza degli investitori che la Cina, principale consumatore di metalli, stia sostenendo la sua economia con misure di finanziamento.

Lo zinco e il piombo, tuttavia, hanno toccato nuovi minimi, poiché l'aumento delle scorte ha evidenziato la debolezza della domanda e l'eccesso di offerta.

I dati di venerdì hanno mostrato che i nuovi prestiti bancari in Cina sono aumentati più del previsto, raggiungendo un massimo storico a gennaio, rafforzando le aspettative di ulteriori stimoli nei prossimi mesi.

Il rame a tre mesi sul London Metal Exchange era in rialzo dello 0,2% a $8.206 per tonnellata metrica alle 1130 GMT, dopo che giovedì era crollato ai minimi in quasi tre mesi.

Il contratto ha perso il 3,2% finora nella settimana, registrando la più grande perdita settimanale dallo scorso agosto.

"I dati finanziari sono chiaramente una sorpresa positiva, ma questa è solo una bella stampa, le persone sono ancora preoccupate per la Cina", ha detto Nitesh Shah, stratega delle materie prime di WisdomTree.

"Invece di questi micro interventi, il mercato è alla ricerca di passi molto più coraggiosi, e potremmo ottenerli solo dopo il nuovo anno (cinese)".

La Borsa dei Futures di Shanghai (SHFE) è chiusa venerdì e la prossima settimana per le vacanze del Capodanno Lunare.

La crisi prolungata del settore immobiliare in Cina ha pesato sul sentimento, dato che l'edilizia è un grande consumatore di metalli di base.

Il piombo LME ha perso l'1,1% a 2.033 dollari la tonnellata, il valore più basso dal 13 dicembre. Le scorte LME venerdì sono salite a 150.675 tonnellate, il massimo da oltre sei anni, dopo un'impennata del 39% in poco più di due settimane. < MPBSTX-TOTALE>

"I dati sulle scorte non dipingono un segnale incoraggiante. L'ambiente manifatturiero globale è piuttosto debole, quindi probabilmente è per questo che le scorte continuano ad accumularsi", ha detto Shah.

Lo zinco è scivolato dello 0,2% a 2.322 dollari la tonnellata, il livello più basso in oltre cinque mesi, dopo che i dati di venerdì hanno mostrato 10.700 tonnellate di afflussi nei magazzini LME, portando il totale a 227.225.

A pesare sul mercato è stato anche un dollaro stabile, che ha reso più costoso l'acquisto di materie prime a prezzo verde per coloro che utilizzano altre valute.

Tra gli altri metalli, l'alluminio LME è sceso dello 0,4% a 2.213 dollari per tonnellata, mentre il nichel è salito dello 0,4% a 16.065 dollari e lo stagno ha aggiunto lo 0,3% a 25.970 dollari.

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