VIENNA (awp/ats/ans) - In meno di quattro anni, da gennaio 2019 a settembre 2022, i costi della logistica sono aumentati del 54%. È quanto emerge dall'indice dei costi della logistica dei veicoli finiti messo a punto da ECG - associazione europea di logistica auto - e PwC Austria.

L'indice si divide in quattro segmenti (strada, mare, ferrovia e piazzale) e tiene conto di otto paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito).

In dettaglio, l'indice dei costi della logistica stradale mostra un aumento complessivo dei costi del 33% , dovuto alla carenza dei camionisti in tutta Europa, alla crescita dei salari degli autisti e la drammatica impennata dei prezzi del gasolio.

Per la logistica marittima l'aumento complessivo dei costi è del 114% causato principalmente dalla situazione di mercato di domanda-offerta di navi Pure Car Truck Carrier (Pctc), che porta le tariffe di noleggio ai massimi storici, nonché dal continuo aumento del valore degli attivi per le nuove costruzioni di navi.

Per il segmento ferroviario l'aumento complessivo dei costi è del 24%. Tra gli altri fattori, i costi della manodopera, del carburante e degli attivi ferroviari utilizzati nella logistica dei veicoli finiti hanno fortemente influenzato l'andamento dei costi ferroviari. Per i piazzali l'incremento complessivo dei costi è del 21,4% in gran parte legato ai costi dei terreni dei piazzali e della manodopera, che sono tra gli altri fattori spesso legati all'indice dei prezzi al consumo, e quindi hanno rappresentato alti livelli di volatilità durante il periodo esaminato.