Avvio di settimana positivo a Piazza Affari che tenta il recupero dopo due sedute negative consecutive. La seduta non dovrebbe comunque avere grandi scossoni poiché manca il supporto di Wall Street nel pomeriggio chiusa per la festività del "Labour Day".

Sul fronte materie prime il greggio è scivolato sotto i 42 dollari al barile, mentre lo spread del rendimento fra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta intorno ai 150 punti base.

Terza seduta di forte rialzo per Mediaset (+5,1%). La salita è partita giovedì dopo che la Corte di Giustizia europea ha stabilito che la norma italiana che ha imposto a Vivendi di congelare due terzi dei suoi diritti di voto è contraria alle leggi europee. La decisione potrebbe aprire la strada al negoziato fra le due aziende alle prese con una battaglia legale che dura da quattro anni. Nel fine settimana un quotidiano ha scritto di una richiesta di incontro fra l'AD di Vivendi Arnaud de Puyfontaine e Pier Silvio Berlusconi in vista del Cda Mediaset di domani. Secondo Fidentiis, "si tratta di una notizia positiva per il titolo perché potrebbe aumentare la possibilità di un accordo fra le parti e quindi estrarre valore per gli azionisti di Mediaset". Sul titolo si registra anche l'upgrade da parte di Barclays a "Equal weight" da "Underweight" con un prezzo obiettivo a 1,8 euro da 1,55 euro.

Non si arresta anche la corsa di Tiscali, sospesa, con un rialzo superiore al 13%. La scorsa settimana la società di tlc sarda ha reso noto che l'accordo con Tim sarà firmato entro il 31 ottobre e vede miglioramenti sull'Ebitda a partire dal quarto trimestre.

Cauto rialzo Atlantia (+0,9%) sempre sulle attese del riassetto di Aspi.

In ordine sparso le banche. Tra le big Intesa Sanpaolo è piatta mentre Unicredit è in rialzo dello 0,6%. Debole Banco Bpm dopo la corsa di venerdì scorso, mentre Banca Mps guadagna lo 0,3%.

A2A poco mossa penalizzata dalla decisione di Kepler Cheuvreux di tagliare il prezzo obiettivo a 1,5 euro da 1,6 euro precedente. Tenaris cede l'1,3%.