Jamie McGeever, editorialista dei mercati finanziari, dà uno sguardo alla giornata in corso sui mercati asiatici.

La banca centrale australiana si aggiudica i riflettori dell'Asia-Pacifico martedì, con la sua ultima decisione sui tassi d'interesse in cima ad un calendario economico regionale ricco, mentre il ritorno dei mercati statunitensi dopo la festività del Labor Day dà il via alle contrattazioni di settembre. I mercati locali saranno inoltre attenti alle letture sull'inflazione della Corea del Sud, delle Filippine e del Vietnam, a una serie di rapporti sugli indici dei responsabili degli acquisti, tra cui il PMI dei servizi della Cina, e ai dati sulla crescita del PIL del secondo trimestre della Corea del Sud.

Secondo un sondaggio Reuters, la Reserve Bank of Australia dovrebbe mantenere il suo tasso di riferimento invariato al 4,10%, dato che l'inflazione mostra segni di allentamento, mantenendo la polvere asciutta per un ultimo rialzo entro la fine dell'anno.

I trader del mercato monetario sono meno convinti: i prezzi attuali indicano non più di un 50-50 di probabilità di un altro rialzo quest'anno, suggerendo che il ciclo di rialzi di 400 punti base della RBA, iniziato nel maggio dello scorso anno, è finito.

Quest'anno, tuttavia, la RBA ha sorpreso i mercati, facendo una pausa ad aprile e poi inasprendo la politica a maggio. La guida della RBA offerta martedì potrebbe innescare grandi movimenti nel dollaro australiano.

Più in generale, i mercati asiatici arrivano a martedì con una buona dose di entusiasmo, con l'indice azionario MSCI Asia Ex-Japan in rialzo in otto delle ultime 10 sessioni. L'indice giapponese Nikkei 225, favorito dalla debolezza dello yen, è in rialzo per sei giorni di fila ed è il migliore da maggio, ed è sceso solo una volta nelle ultime 11 sedute. Gran parte della mini-ripresa in Asia è dovuta al rimbalzo della Cina, in quanto gli investitori hanno accolto con cautela gli sforzi di Pechino per sostenere lo scricchiolante settore immobiliare, i mercati e l'economia in generale. Le ultime misure di venerdì, insieme all'operazione obbligazionaria dell'immobiliarista Country Garden, hanno contribuito a stimolare un aumento dell'1,5% delle azioni delle blue chip cinesi, il maggior rialzo dalla fine di luglio.

Le azioni di Country Garden hanno chiuso in rialzo del 14,6% lunedì, dopo essere balzate di quasi il 20% al livello più alto dal 10 agosto, e l'indice Hang Seng di Hong Kong sulle proprietà continentali è salito fino al 10%. Tuttavia, non tutti sono contenti. Alcuni piccoli obbligazionisti onshore stanno chiedendo l'annullamento dell'accordo, sostenendo che è ingiusto e illegale, secondo le fonti e un documento. Resta da vedere quanto durerà la tregua per la Cina. Sul fronte politico, le speranze di un possibile incontro faccia a faccia tra i Presidenti Joe Biden e Xi Jinping in occasione del prossimo vertice del G20 in India sembrano essersi infrante.

Il Ministero degli Esteri cinese lunedì ha dichiarato che la delegazione cinese a Nuova Delhi questo fine settimana sarà guidata dal Premier Li Qiang. Nel frattempo, i mercati potrebbero essersi assuefatti alle sciabolate del leader nordcoreano Kim Jong Un, ma le notizie di lunedì, secondo cui egli incontrerà il Presidente russo Vladimir Putin in Russia per discutere di armi, potrebbero far tornare gli investitori sulle spine.

Ecco gli sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati martedì: - Decisione sui tassi d'interesse in Australia

- Cina Caixin servizi PMI (agosto, finale)

- Corea del Sud: PIL (2° trimestre)